venerdì 31 dicembre 2010

Auguri un cazzo!

Non mi ricordo di dove sia il detto "la vita è una tempesta, ma prenderlo in culo è un lampo", ma mai situazione fu più azzeccata. Siamo ancora tutti qua che ci beiamo per l'abolizione del decreto Pisanu, che ci diamo tante pacche sulle spalle e non ci accorgiamo che a poche ore dalla fine dell'anno ce lo stanno di nuovo piantando in quel posto.
La lungimirantissima Agcom, infatti, ha deciso di paragonare Youtube e simili ai servizi radiotelevisivi... facendo un favore ENORME indovinate un po' a chi? A Mediaset, bravi... creando un precedente e delle solide basi per le future cause che vorrà intentare, in caso venisse rimesso in circolazione, appunto su Youtube, materiale a lei sgradito.
Vorrei capire come si possa riuscire a comparare un servizio generato dagli utenti (per quanto si sia ingigantito, resta sempre ANCHE generato dagli utenti) ad un'emittente televisiva vera e propria, ma devono avere le idee confuse anche all'Agcom, dato che parlano di "divieto di pubblicare contenuti inadatti ai bambini durante le fasce orarie protette".
LE FASCE ORARIE?!?! Già perché internet ha un palinsesto orario, e se ti perdi un programma... cazzo, che sfiga, eh? Del resto non vi è mai capitato di chiedere "ehi a che ora va in onda il tuo sito?"
Che poi questa tiritera dei contenuti inadatti, e delle diffamazioni, etc etc... ma la Polizia Postale a che cazzo serve? Visto che i mezzi per arginare le porcate che girano su YouTube e simili, ci sono, perché non lasciare a loro il compito, ed evitare questa penosa pantomima?
E poi, io mi sbaglierò ma aveva ragione Andreotti quando diceva che a pensare male ci si sbaglia di rado, ma il fatto che questa novità sia venuta fuori proprio adesso che siamo tutti distratti dall'ultimo dell'anno... mmmmmah...
Sisssì, auguri, eh...

sabato 25 dicembre 2010

Siccome siamo tutti più buoni...

È natale e dobbiamo essere più buoni no? Bon, allora provate ad immaginare quanto più cattivo avrei potuto essere nel descrivere questo penoso tentativo di spamming via blog.
Premetto subito che nella pagina in cui si commentano i miei post è ben visibile questo annuncio:

"Avviso ai gestori di blog che non c'entrano palesemente un cazzo con questo (calcio, suonerie di cellulari, incontri torbidi, aggregatori e minchiate simili...) ma che mi chiedono ugualmente lo scambio di link solo per avere un elevato numero di visite: fasì de manco (per i non veneti: "fate a meno!")"

Mi pare sufficientemente chiaro, no?
Ora, caro il mio fastidioso che mi mandi, alle 01:53 del 25 dicembre (avevo addirittura pensato ad uno spam robot, ma i commenti ai miei post richiedono la parola di verifica, per cui è molto probabile che sia stata effettivamente una persona fisica!) che mi mandi -dicevo- un commento "esca" ad un mio post, presumibilmente ingannato dal suo titolo ("statistiche") sappi che è solo perché è natale che mi limiterò a dirti che non solo il non aver letto l'avviso di cui sopra (o l'averlo letto e essersene bellamente chiavato di quanto chiaramente detto) riduce a meno infinito le probabilità che io ti consideri, ma che l'intero tuo penoso intervento è quanto di meno convincente io abbia mai visto:
Ma analizziamolo insieme; lo copio e incollo così com'è, senza modificare nulla, aggiungendo solo i miei commenti in verde

"Piacere sono Piero e gestisco http://guadagnoconadsense.blogspot.com/ scrivo perché vorrei condividere link (http://guadagnoconadsense.blogspot.com/p/scambio-link.html) ( Web Marketing, come Guadagnare con Adsense ) in primo ordine e poi perché sarei interessato a forme di collaborazione più articolata. In Breve:
[già questi "web marketing", ma specialmente "guadagnare", scritti con le iniziali maiuscole mi fanno venire i brividi...]
Sono disposto 0
[quello zero che cazzo c'entra?. Boh...]
1. A scrivere recensioni sul mio Blog riguardanti il sito ( o magari semplicemente riportando una presentazione già scritta )
[QUALE sito? Questo è un BLOG, se non ti è chiara la differenza cominciamo malissimo.]
2. O A inserire Link nei miei articoli già esistenti collegando con delle particolari keyword il sito.
[O maiuscola, poi A maiuscola... anche "link" maiuscolo, perché non si sa mai. Accuratissimo, direi. Un ottimo biglietto da visita, no? Poi questo vuole inserire dei link (verso questo "sito", suppongo) nel suoi articoli. E di che cazzo parlano i suoi articoli? Perché devo venire linkato ad un sito di cui non me ne chiava una sega? O che -magari- è ideologicamente distantissimo da me? Per far guadagnare ciccio cicci, qui? Non vedo l'ora...]

In cambio chiedo:
[ah pure qualcosa in cambio, vuoi?!?]
1 o Di [daje co sto maiuscolo!!!] scrivere una recensione ( oltre allo scambio di link ) sul mio Blog con delle opportune Keyword. [Io non so di che cazzo parli il suo blog -e non ho intenzione di scoprirlo, a sto punto- e soprattutto non ho voglia di mettermi a scrivere robe per forza, specie quando ho il vago sospetto che gli argomenti da lui trattati siano distanti alcuni parsec dalla mia sfera d'interesse. E PIANTALA CON LE MAIUSCOLE A CAZZO!!!]
2 o Richiedere collegamenti in articoli del sito con keyword riguardanti l’area di interesse del Mio Blog [aah addirittura il Tuo Blog, tutto maiuscolo!!! Esticazzi!! E l'area d'interesse, se il titolo non mi inganna, è "fare soldi con Adsense". Wow! Hai scelto  il blog giusto, guarda. Se questi sono i tuoi metodi, non accendere mutui, valà...]
Attendo risposte
Piero"

Ti dico solo questo: non ci provare più o ti banno.
E solo perché è natale non ti segnalo come "inappropriato".

Inutile dire che l'ho cassato dai commenti al post in zerovirgoladue secondi, ma andrà a finire che mi toccherà mettere l'approvazione dei commenti, guarda un  po'...

mercoledì 22 dicembre 2010

Statistiche

Stamattina nel venire al lavoro (in bici, sotto la pioggia) ho rischiato di venir stirato per ben due volte in un tragitto di un quarto d'ora. La prima volta un rincoglionito ha "bucato" allegramente una rotonda, senza dare la precedenza al povero cretino in bicicletta che la stava già impegnando (tanto era "solo" una bici, no?). La seconda un imbecille ha tagliato una curva, invadendo la carreggiata dove sempre il solito pirla stava pedalando, ancora bestemmiando dalla prima frenata improvvisa che s'era visto costretto a fare.
Il primo era un SUV della BMW, il secondo un SUV della Mercedes.

Quello che mi chiedo è: sono i guidatori di SUV che sono tutti delle teste di cazzo o sono le teste di cazzo che guidano tutti quanti i SUV?

(Morite. Male. Grazie)

venerdì 17 dicembre 2010

I'm easy


It's not my way to love you just when no one’s looking,
it's not my way to take your hand if I'm not sure,
it's not my way to let you see what's going on inside of me,
when it's a love you won't be needing you're not free.

Please stop pulling at my sleeve if you're just playing,
if you won't take the things you make me wanna give,
I never cared too much for games, and this one’s driving me insane,
you're not half as free to wonder as you claim.
But I’m easy, yeah I’m easy, give the word I’ll play your game,
as though that’s how it ought to be, because I’m easy.

Don't lead me on if there's nowhere for you to take me,
if loving you would have to be a sometime thing,
I can't put bars on my inside, my love is something I can't hide,
it still hurts when I recall the times I tried.
But I'm easy, yeah I'm easy, take my hand and pull me down,
I won't put up any fight because I'm easy.

Don't do me favours, let me watch you from the distance,
‘cause when you're near I find it hard to keep my head,
when your eyes throw light at mine, it's enough to change my mind,
make me leave my cautious words and ways behind.
That’s why I’m easy, yeah I’m easy, say you want me I’ll come running,
without taking time to think, because I'm easy.

giovedì 16 dicembre 2010

Avete una stónsa?

Blake Edwards (26/07/1922 – 16/12/2010)

Al concerto di domenica degli Smart Set dovremo assolutamente dedicargli "The Party", con cui chiudiamo le nostre esibizioni.

mercoledì 15 dicembre 2010

Ad ognuno il suo mestiere

Uno dei letimotiv di Berlusconi, dalla sua discesa in campo, è stato quello di essere la tanto attesa (?) alternativa ai soliti "politicanti che non avevano mai lavorato un giorno in vita loro" a differenza di lui che, invece era un uomo pratico, uno che aveva -lui sì- lavorato una vita, un uomo del fare, etc etc... beh il problema è proprio questo, in realtà. Laddove in un'attività lavorativa di tipo commerciale o comunque legata alla materialità e alla concretezza del "mondo reale", le considerazioni economiche, di convenienza, di calcolo, sono sacrosante, necessarie e speso vitali, in politica, dove dovrebbero essere le ideologie -o meglio gli ideali- il motore propulsore, beh i soldi e i bassi calcoli monetari non dovrebbero essere nemmeno di casa. Si badi che sto parlando strettamente di "politica" non di mera amministrazione della Cosa Pubblica.
Il risultato dello sdoganamento, operato tanto allegramente dal Nostro, di una stirpe di grossisti della politica, di bottegai della democrazia, che non hanno il minimo pudore delle loro compravendite in stile mercato delle vacche, è sotto gli occhi di tutti.
Certo, la colpa è anche di chi ha lasciato che l'arte della politica diventasse mero esercizio di sopravvivenza fine a sé stesso, inaridendola e alimentandola di assurdi privilegi (money, once again!) ma qui la cura è stata peggio della malattia. E se aggiungiamo che al "medico" non è mai chiavato una sega di curare alcunché, se vogliamo continuare coi paragoni clinici, la cosa appare ancora più desolante. Cornuti e mazziati, insomma.

lunedì 29 novembre 2010

Gesti e significati

Mi piace pensare che il grande Mario Monicelli, prima di gettarsi, abbia pensato questo:


Il grande vecchio

Leslie Nielsen (11/02/1926 – 28/11/2010)

Quando un signore di una certa età, con già una certa carriera televisiva e cinematografica alle spalle, anche con notevoli ruoli drammatici, decide di rimettersi in gioco e dare una svolta radicale alla sua immagine, con personaggi come Frank Drebin di "Police Squad!", non può che diventare un mio personale mito!


giovedì 25 novembre 2010

It's logical, Jim!

Il tenente Spock avrebbe le convulsioni, in un caso come questo. Il "ministro" dello sviluppo economico Paolo Romani (fortemente voluto dal nano, e ora si capisce anche perché) ha appena calato una consecutio logica che se non fosse tutto drammaticamente vero strapperebbe le risate più convulse e applausi ascena aperta.
Il genio in questione ha appena sentenziato che "chi ha la corrente elettrica deve pagare il canone RAI".
Rileggete pure con calma perché tanto non è che quanto scritto cambierà coi successivi passaggi del vostro incredulo sguardo attonito.
Secondo quel patetico caso umano "se uno ha l'elettricità, ha anche l'apparecchio tv".
Adesso trovatemi una fottuta relazione causa-effetto fra le due cose. No dico, avesse detto il contrario ("se uno ha la tivù, allora è probabile che abbia l'elettricità in casa") avrei anche quasi quasi tenuto a bada la mia carica polemica... perché in fondo, a meno che tu non voglia trasformarla in un acquario, la TV ha senso tenersela in casa per accenderla di tanto in tanto. E poi adesso che son tutte ultrapiatte, una televisione non puoi nemmeno trasformarla in acquario!
Ma il contrario?
O grossa testa di cazzo, io l'elettricità in casa ce l'ho per far funzionare la lavapiatti, il frigo, lo stereo, etc etc... (ah e anche il computer che a te fa tanto paura, visto che con esso si può accedere ai canali di informazione non manipolati dal tuo padroncino).
Io la TV non ce l'ho, non ho intenzione di perdere tempo a dimostrarlo a nessuno (visto che un'altra genialata dell'ebefrenico è che "chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo e solo in quel caso non pagherà") e non ho intenzione di pagare alcunché.
Fate schifo dal primo all'ultimo, sapevatelo.

mercoledì 24 novembre 2010

Discrepanze

Rispiegatemi un attimo con che criterio scelgono gli annunci google da mettere in sovraimpressione ai video di youtube perché qui c'è qualcosa che mi sfugge...

domenica 21 novembre 2010

Sul cadavere ancora caldo

Forse dare addosso a Bondi non è poi così saggio... il crollo della domus dei gladiatori ha dato l'avvio a nuove opportunità imprenditoriali, come si può vedere da questa inserzione che ho appena visto sul sito di tuttocittà e di cui fornisco uno screenshot


In fondo l'aumento di visite al sito che mostra in modalità streetview il patrimonio andato a puttane nonostante l'indefessa opera di tutela che senza dubbio il ministero dei beni culturali avrà attuato, si tradurrà certamente in un aumento di introiti pubblicitari e giri di affari.
E poi sti disfattisti che dicono che con la cultura non si mangia... finché il cadavere è ancora caldo si può mangiare eccome!

martedì 16 novembre 2010

Yokosooka

Pochi mesi fa...

E giusto oggi:


Yoko?
SUCA!

(Da notare che non me ne può fregare di meno che i Beatles siano o meno su iTunes, dato che sono sufficientemente feticista per comprarmi i CD originali, ma la Ono mi sta così sul cazzo che non potevo trattenermi!)

venerdì 12 novembre 2010

Si stava meglio quando si stava peggio

Chiamatela coincidenza ma proprio adesso che sto leggendo "i nemici della rete", di Alessandro Gilioli e Arturo Di Corinto, libro che pone alcune serie domande sul concetto di identità digitale e di copyright, mi è stato chiuso l'account YouTube. È la terza volta che "violo il copyright" di qualcuno. La prima volta mi hanno cassato uno spezzone del Saturday Night Live, la seconda un pezzo di un film di Verdone in cui -dicevano- era presente un brano musicale protetto da diritti d'autore (peccato che in quella scena ci fosse solo dialogo parlato) mentre la terza e definitiva reprimenda mi è arrivata addirittura da Merdaset perché ho caricato uno spezzone di Striscia La Notizia, in cui fra l'altro avevo partecipato personalmente come "gancio" del mitico Moreno Morello.
Pazienza, del resto sapevo che su YouTube non si possono caricare che opere di cui si detengono i diritti, no?
Ma allora chiediamoci questo: la "violazione" in cosa consiste? Ci facevo forse soldi, ritrasmettendo su YouTube spezzoni di trasmissioni televisive andata in onda anni e anni fa e che mai più verranno ritrasmesse? Dato che i miei dati navigano allegramente sulla rete da anni, direi che chi di dovere lo sa perfettamente che il mio canale YouTube NON HA collegamenti adsense mirati, coi quali attirare pubblicità e farci soldi. Lo sanno perché altrimenti google dovrebbe mandarmi i suddetti soldi, guadagnati violando la paternità delle opere dell'ingegno altrui. Lo sanno perfettamente quali libri compro online, che musica scarico (legalmente) da iTunes, quali accessori, gadgets e cazziemmazzi mi compro in giro per la rete. Uso SEMPRE il mio nome e cognome, per non parlare dei dati della mia carta di credito, chiaramente.
In pratica quello che faccio, con youtube, è la versione digitale dell'essermi registrato su VHS lo spezzone di un film o un programma tivù interessante per mostrarlo agli amici. E altrettanto in pratica, con questo sistema del "tu possiedi illegalmente una cosa non tua per cui ti sbattiamo fuori a nostro insindacabile giudizio", c'è la potenziale possibilità che ci possano far tornare a questo sistema delle VHS appena citato, come e quando vogliono. In pratica ci tengono per le palle.
Da notare che io, essendo comunque un autore, con tanto iscrizione (ahimè) a quel covo di mafiosi della SIAE (all'epoca della mia iscrizione non esisteva la licenza Creative Commons e comunque non ci sono vere alternative, in Italia. Se qualcuno le conoscesse e anche sapesse come dis-iscriversi dalla SIAE sono più che contento di farlo) essendo un autore, dicevo, sono ben conscio del fatto che le opere dell'ingegno vadano tutelate, ma nei confronti del plagio e/o del lucro, non dell'innocente condivisione.
Vorrei sapere QUALI danni ho arrecato a Mediaset per aver fatto vedere in giro lo spezzone di una trasmissione che non ritrasmetteranno mai più nei secoli a venire. Potrei anche capire per lo spezzone del film di Verdone, giacché spesso si trovano, in giro per il Tubo, film interi spezzettati alla bisogna (visti i limiti di 10 minuti che gli utenti normali hanno per i loro account). Uno può vedersi un intero film, anche se a risoluzione piuttosto misera. Dubito che ci si possano organizzare proiezioni-pirata o commerci di copie illegali, ma in effetti un film, anche se vecchio, resta comunque potenzialmente in commercio. Ma un vecchio programma tivù?
Non pigliamoci per il culo, questo è sparare nel mucchio per ribadire il concetto del "noi ti teniamo per le palle", visto che -a dirla tutta- giacché YouTube è collegato a Google, e quindi a Gmail, io stamattina mi sono visto bloccare anche l'accesso alla mia personale casella di posta elettronica e relativo account Google. Account dove archivio anche documenti, grazie a Google docs e i calendari della mia attività concertistica grazie a Google calendar. A causa di "attività sospetta" sul mio account mi è stato chiesto di verificare la mia identità rispondendo ad un codice inviato al mio cellulare (per cui ora hanno anche quello, serve altro? Cappuccino e cornetto? Un pompino, magari?).
È inutile che facciamo tanto i "cittadini duepuntozzzero" se poi vuol dire essere messi a bucoculo rispetto ad entità fumose ed indefinibili (provate voi a protestare col signor Google. Chi xeo? Mario Gùgol?) che applicano criteri di giudizio buoni per all'epoca in cui Giosuè Carducci fondò la famigerata Società degli Autori e degli Editori.
Entità che però hanno in mano l'intera nostra identità digitale.
Identità che ha concreti collegamenti con quella reale!
Con che spirito mi metto a caricare documenti personali su google docs, sapendo che se a qualcuno girano le palle io ci posso dire addio? Me li terrò nel mio computerino personale, al sicuro nel mio hard disk (soooo nineties) e magari anche su carta, che non si sa mai (sooo eighties).
E badate che quando va bene la cosa si può limitare ad episodi di eccesso di zelo, come nel mio caso; quando va male, i mezzi per provare zittire voci "scomode" su YouTube sono tutti in mano a quelli che nelle stesse mani hanno le nostre palle, come nel caso del blogger Claudio Messora e del suo blog ByoBlu, citato nell'illuminante libro di Gilioli e Di Corinto. Che vi invito caldamente a leggere. 
E non ci faccio soldi nel dirvelo, sia chiaro.
-AGGIORNAMENTO-
Sempre parlando di tempismo, stavo giusto lamentandomi delle condizioni vetero-autoritrarie in cui dobbiamo muoverci in rete, specie in Italia, quando il buon Gilioli cala un'altra clamorosa mazzata con una notizia di quelle che vedrei meglio fra quelle provenienti dalla Cina o dalla Corea del Nord che non da un paese che a parole si dichiara democratico.
L'italia non è mai uscita culturalmente dal dopoguerra, è ora che ce ne facciamo una ragione.

giovedì 11 novembre 2010

Make it so!

L'ho saputo solo ora ma a giugno il mitico Patrick Stewart (si, si, il Capitano Picard di Star Trek - The Next Generation, potete pure cominciare a sospirare alzando gli occhi al cielo) è stato nominato Sir dalla Regina Elisabetta II in persona!

...e chiaramente non potevano mancare, in giro per il web, le reinterpretazioni strartekiane dell'evento.
Tipo questa in cui la regina (bel vestitino, by the way. Porta Portese, vero?) celebra l'investitura con una Bat'leth.


Lo so... sono senza speranza, lo so...

mercoledì 10 novembre 2010

Quel che è giusto, è giusto.

In effetti stavolta ha ragione. Non l'hanno fischiato. Gli hanno urlato "mafioso". È diverso...


martedì 9 novembre 2010

If you bev, you don't guid!

Lo so, sono uno spaccaballe e un puntalcazziere ma quando vedo certe cose penso invariabilmente "ma chi ve l'ha fatto fare?".
Spiego: ieri ero a suonare in un locale del veneziano e ho notato un cartello che pubblicizzava una validissima iniziativa, peraltro patrocinata anche dal comune di Mirano, come si può leggere qui.
Solo che a me la prima cosa che saltava all'occhio era la clamorosa cappella sintattica. Eccola:
Se devi per forza, a tutti i costi, dare il nome inglese a qualcosa (specie se di carattere così "ufficiale") almeno, dico ALMENO, accertati di aver scritto giusto.
O scrivi direttamente in italiano... o magari in veneto, perché no?
(Per la cronaca: in inglese non si dice proprio "or qualcosa, or qualcos'altro". Ma proprio per niente. Si dice "either una cosa, or un'altra". Al limite potevano chiamarla semplicemente "drink or drive")
Comunque l'iniziativa è valida, ripeto, e mi dispiace dover dire che la tipa che gestisce il locale dove ho suonato ha tristemente fatto notare come finora ci siano state pochissime adesioni. Come se la gente either si vergognasse di chiamare (dovendo quindi, nel farlo, ammettere di essere incatramata oltre ogni dire) or in un eccesso di fiducia pensasse sempre di "potercela fare". Per poi andare a stampigliarsi regolarmente sui platani o giù per i fossi, ma vabbè...

giovedì 4 novembre 2010

Materiali e metodi

Mah, io sapevo che la mafia ti faceva trovare una testa di cavallo mozzata sull'uscio di casa, non una zoccola in soggiorno.
Sarà...

martedì 2 novembre 2010

Precauzioni

A scanso degli inevitabili (e prevedibili) "non l'ho mai detto" e "sono stato frainteso".






...così, a titolo precauzionale.

(Il video proviene dal sito de La Repubblica, anche se l'ho editato io. Se serve lo rimuovo, ma a mio parere sarebbe il caso di lasciarlo a imperitura memoria...)

lunedì 1 novembre 2010

Il contaballe - quindicesima puntata (ritorno al futuro)

No, non ho fatto un viaggio spaziotemporale fino a domani. È che è fin troppo facile prevedere che domani, appunto, alla scadenza di quei famosi dieci giorni in cui aveva detto avrebbe "sistemato tutto", non sarà sistemato proprio un beneamato cazzo.
Ma la colpa sarà dei cumunisti, o dei magistrati, o di chi semina odio... dite voi, tanto una vale l'altra.

domenica 31 ottobre 2010

Giudizi affrettati

Ok, ok, la lista è di cocktails analcolici (da cui il nome "salvapatente") per cui avrei dovuto arrivarci subito, però confesso che come l'ho visto non ho potuto fare a meno di immaginarmi raccapriccianti siparietti sul modo di preparare tale cocktail!

giovedì 28 ottobre 2010

Uno stage ai correttori di bozze, no?

Lo so che la correggeranno quanto prima (e lo spero bene, anche) ma un refuso così ha del macabro dappaura!

Mi immagino il giovane aspirante boss mafiosoo che va a fare lo stage, per imparare a massacrare, fare attentati, sterminare.
Magari è un refuso, ma non è poi così distante dalla realtà.
Brividi...

Volere è potere

Ci risiamo. Ormai il pattern è chiaro. Un decerebrato fa merda ai danni di un poveraccio:
...e puntualmente arriva il successivo:
Com'è che TUTTI, dopo, si accorgono che "non volevano"?
Se non vuoi...  non fai, è molto semplice, eh.

Servizietto clienti

Se c'è una roba che mi fa girare le balle sono le offerte d'aiuto inutili. Di quelle che uno dice "ho fatto il gesto" e poi scopri che non serve ad una beata cippa.
Esempio:
ho individuato un articolo dell'Ikea che potrebbe essermi molto utile. Sul sito della famosa compagnia svedese si può verificare la disponibilità del suddetto articolo nel negozio più vicino a casa. Vado a controllare se qui a Padova è disponibile ma -ahimè- non lo è. Nell'affermare che quel prodotto non è presente, mi si suggerisce di contattarli "per verificare che l'articolo che cerchi sia in assortimento nel tuo negozio IKEA".
Seguo il link e mi trovo in una pagina con quattro opzioni. La prima, "ask Anna", attiva un'interfaccia animata che simula una "simpatica" operatrice pronta ad accogliere le vostre domande. Il tutto col sorrisino sempre stampato in faccia.
Costei:
(Si vede che un dipendente Ikea, per sorridere, bisogna che sia virtuale).
Da notare che le domande bisogna che siano espresse in forma chiara e comprensibile, perché in fondo, non raccontiamoci palle, è un risponditore automatico, un mini-motore di ricerca, altro che "Anna".
Vabè, scarto quella, perché mi sembra di essere un idiota a dialogare con un avatar che sbatte gli occhietti... scarto la seconda perché è il servizio viteria e per ora non ho perso nessuna vite, scarto la terza perché è la live chat (la live chat?!?!?) e finalmente giungo alla quarta opzione!
Email
Woo-hoo!
Il testo che la descrive recita:
"Un gruppo di operatori specializzati è pronto a rispondere a tutte quelle domande alle quali non hai trovato risposta sul sito. Il nostro impegno è di fornirti una risposta entro 24 dalla ricezione del tuo messaggio di posta elettronica. Se hai necessità di una risposta in tempi più brevi potrai utilizzare il servizio Live Chat o il Servizio Clienti telefonico. "
Bon! Clicco sul link e indovinate chi mi appare??

ANCORA TU???
A sto punto mi sorge un dubbio e provo a cliccare i link della live chat e...
Ta daaaa!
(Ecco è pure venuta con gli occhi chiusi, nello screenshot, così vedete che non racconto cazzate!)
Comunque... non mi direte che anche al reparto viteria trovo...
...eèccaàllà!
Ma allora ditelo che non c'è nessun "gruppo di operatori specializzati" che risponde alle email, razza di facce da cazzo!
Poi fatalità c'è anche un servizio telefonico, con un link ai relativi costi ed orari. E quel link non porta mica alla bocchinara digitale, noooo... quello funziona!
Beh mo' vi lascio un po' di lettere da montare, vedete un po' voi.

A    V    A    F    C    U    F    L    N    O


mercoledì 27 ottobre 2010

L'importanza di avere i titoli

Oggigiorno un titolo, un attestato, non si nega a nessuno, giusto? E poi più se ne hanno, più fanno curriculum! Per cui sappiate che se transitate dalla barriera di Mestre Villabona, passando per gli ormai pochi caselli con l'omino dentro, vi verrà consegnato un "attestato di transito in porta manuale".
ESTIQAATSI chissà cosa ne penserebbe...
...quasi quasi lo faccio incorniciare!

martedì 26 ottobre 2010

I famosi quindici minuti di notorietà

Buttigliò... ma se volevi far parlare di te non era meglio -che so- partecipare all'isola dei famosi o cose del genere? 

lunedì 25 ottobre 2010

Il contaballe - quattordicesima puntata

Questa volta non è direttamente "lui" che caccia le sonore panzane, ma uno dei suoi fidi scudieri, una sua emanazione, diciamo. Per cui è uguale. Il fido Bertolaso afferma che la discarica di Terzigno (teatro dei recenti scontri) è stata costruita "secondo tutti i criteri predisposti dalla normativa europea". Peccato che una delegazione della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo l'abbia visitata, la scorsa primavera, stilando una relazione che definire impietosa è dir poco.
Qui trovate la relazione completa in pdf. Perfino già tradotta in italiano!
Oltre a massacrare l'attuale discarica -sia dal punto di vista della scelta del sito che delle infrastrutture, totalmente inadeguate-  (oops! Ecco la prima palla clamorosa, altro che il "rispetto dei criteri predisposti dalla normativa europea") la relazione definisce "assolutamente inappropriata" la scelta di costruirne una seconda nello stesso luogo. Per fortuna, se andate a pagina 10 della relazione, potete leggere che "Al suo rientro, la delegazione ha ricevuto rassicurazioni sul fatto che la discarica di Vitiello non sarà costruita."
Beh saranno andati a letto tranquilli, gli ispettori no? Sono stati rassicurati!
Peccato che anche questa si sia dimostrata una balla clamorosa (e due! E manco ai cittadini, stavolta... pure alle commissioni europee!) Tant'è vero che molti dei recenti scontri sono stati dovuti proprio ai mancati accordi sulla discarica di Cava Vitiello... quella che manco doveva essere costruita!
Però dai, non dobbiamo preoccuparci, visto che EGLI in persona ha garantito che in dieci giorni risolverà tutto.

Grazie al mitico blog Informare È Un Dovere per la preziosissima imbeccata!

domenica 24 ottobre 2010

L'uovo di colombo

Come si fa a far sì che una riforma scolastica che rasenta la barbarie, propugnata da una marionetta imbecille, funzioni effettivamente?
Si impedisce di parlarne male!
Et voilà! Problema risolto!
Chi è che ha ancora il coraggio di sostenere che questo non è un regime?

sabato 23 ottobre 2010

Riempitivi

Era da un po' che la cosa mi era saltata all'occhio. Spesso nelle gallerie fotografiche degli articoletti spiccioli de La Repubblica (si, insomma, quelli della famosa "colonna di destra") un sacco delle foto sono dei banali riempitivi. Tipo la stessa foto ritagliata diversamente, angolazioni solo leggerissimamente differenti, cose così.
Stavolta però si sono superati! Un articolo su un fatale attacco di uno squalo ad un surfista, negli USA, risultava, a prima vista, essere corredato di ben sette foto. Che poi nell'ordine sono risultate essere:
1) La tavola smozzicata:
2) Un particolare dell'impronta del morso (e fin qua...)
3) Poi ecco che si ripropone la stessa foto della tavola che aveva aperto l'esaustiva galleria:
4) Insospettiti che forse così fosse giocarsela troppo sporca, hanno provato a mettere di nuovo la foto del particolare del morso, però contrastandola maggiormente (notare la drammatica differenza rispetto alla seconda immagine):
Tutta un'altra roba eh? E che dire del successivo virtuosismo della foto N°5 corrispondenete alla N°1 ruotata e "croppata"?
Wow. Irriconoscibile, eh?
Peccato però che poi debbano essersi sentiti troppo sicuri di sé, abbassando quindi il livello di attenzione e infilando la sesta e settima foto, così come le potete ammirare:
6)
eee...
7)
Dei geni della comunicazione, non c'è che dire...



venerdì 22 ottobre 2010

Concorrenza sleale

Ragazzi, se ci si mette anche il vaticano, a far figure da chiodi su scala internazionale facciamo l'en plein!
Non bastano le gaffes berlusconiane, ormai diventate dei classici, degli evergreen, degli standards, direbbero i jazzisti. No, adesso pure l'Osservatore Romano deve farsi riconoscere all'estero!
Pochi giorni fa, spinti da non so bene quale motivazione, hanno affermato che i Simpsons sarebbero cattolici. Chiunque abbia visto anche solo una puntata della mitica serie, sa che i Simpsons vanno a messa nella chiesa del reverendo Lovejoy che -essendo sposato- sarà alquanto difficile che sia cattolico.
Tant'è vero che perfino i produttori del cartone animato hanno tenuto a precisare che -sì- l'Osservatore Romano ha detto una solenne cazzata.
E la cosa, ovviamente, non è passata inosservata.


D'OH!

mercoledì 20 ottobre 2010

Colpo d'occhio

Con una sola schermata de Il Corriere, oggi, si riesce ad apprezzare lo stato in cui versa questa ridicola nazione.


1) Abbiamo una classe politica che si auto-assolve perfino per le porcate commesse anche prima di entrare in politica, rendendo di fatto tale attività un refugium peccatorum. E poi sento parlare di "distacco della politica dalla vita reale", come fosse un curioso fenomeno collaterale, tipo la caduta dei capelli. Quando invece è una precisa intenzione, quella di diventare quanto più distaccati dalla "vita reale" possibile. Non sia mai che si diventi responsabili delle proprie azioni, per carità!

2) Qaundo si viene pizzicati a falsificare i meccanismi di base della democrazia, basta opporsi alla ricerca della verità ed il gioco è fatto. Se si è tanto convinti di essere dalla parte del giusto dove sta il problema? Di cosa hanno paura?

3) Se comunque qualcuno osa protestare, basta corcarlo di mazzate.

4) E se per caso invece di protestare sguaiatamente qualcuno  prova a ragionare ed esporre tranquillamente fatti ed opinioni, visto che menarlo in diretta sarebbe effettivamente troppo, si mettono i bastoni tra le ruote con scuse patetiche ed eventualmente ipocrite "aperture al dialogo" unicamente di facciata.

Naturalmente le notizie principali e gli "approfondimenti" in tivvù sono sull'omicidio Scazzi. Non sia mai che gli italiani manchino di sapere chi strangolava chi, se c'è stata violenza sul cadavere e quante impronte digitali ci sono sul cellulare della vittima.

mercoledì 13 ottobre 2010

Paragoni

E due! Gia pochi mesi fa avevo notato come all'estero, nella fattispecie in Francia, l'Italia fosse diventata un termine di paragone (in negativo) quando si parla di libertà ed indipendenza dei media (qui). Vedo che non sono solo i cugini d'oltralpe ad usare questo lusinghiero paragone...

Com'è che altrove riescono sempre ad accorgersi della cacchina prima di pestarla, e noi mai?

martedì 12 ottobre 2010

lunedì 4 ottobre 2010

Punk's not dead!

Tanti anni fa, per essere "contro il sistema", un manipolo di imberbi e macilenti britannici decise che bisognava essere l'esatto opposto di ciò che la società imponeva. Per cui giù di parolacce, comportamenti inopportuni, sciatteria, eccetera eccetera.
Recentemente abbiamo potuto constatare che anche smadonnare è diventato parte del folklore governativo, ma in fondo è solo la ciliegina sulla merda.  Ormai è istituzionale il considerare inferiore chi è diverso da te, l'aggredire senza un reale argomento chi prova ad esporre le sue motivazioni, il truffare il prossimo alla prima occasione, il considerare il proprio tornaconto come fine unico e ultimo di ogni azione (e la collettività che se lo pigli pure in culo).
Per cui alla fine, a più di trent'anni dalla nascita del movimento punk, possiamo tranquillamente affermare che rispettare la legge, pagare le tasse, rispettare il prossimo, comportarsi civilmente, cercare di dare il proprio contributo alla società, è il nuovo atteggiamento punk e "contro il sistema" del nuovo millennio.
Resta da capire se bisogna per forza farsi la cresta o meno...

giovedì 30 settembre 2010

Ma quasi quasi...

...io sarei anche favorevole alla secessione. Non come la vorrebbero i legaioli, però. In un qualche altro modo. Non so quale, ma basta non essere più compatriota di certa gentaglia

lunedì 27 settembre 2010

La pulizia negli alberghi strikes back

Un paio di mesi fa avevo scherzato sull'argomento della pulizia negli alberghi, intendendola non in senso letterale, ma applicata ai computer messi a disposizione della clientela (qui si capisce perché).
In questo caso, invece, mi sa che andiamo decisamente sul letterale.

martedì 21 settembre 2010

Sempre più difficile!

Adesso non bastano più i refusi negli articoli (anzi, nei titoli, belli visibili); ora anche le foto sono trappole insidiose, succoso cibo per i correttori di bozze e ghiotte occasioni per i puntalcazzieri da sbarco! (Ehm...)


lunedì 20 settembre 2010

Gli manca la parola

L'altro giorno la Syl stava commentando le maraviglie dell'aifonoquattro appena acquistato dalla Mara, esaltandone le capacità fotografiche, di manipolazione delle suddette foto, la rapidità di navigazione in rete, eddeqquì eddellà... notando però che, per quanto strafico fosse, non si poteva evitare di lasciarci un po' il carattere nelle ridottissime dimensioni della tastiera, che costringono ad una sorta di balletto sulle punte -tipo Lago Dei Cigni- dei ditini dell'utente, cercando di centrare la lettera giusta.
E come nella migliore tradizione dei miei bizzarri processi mentali, mi sono immediatamente figurato un assurdo scenario in cui un tirannosauro, coi suoi goffi braccini ridotti, sarebbe l'unico a non aver problemi ad utilizzare quelle microtastierine presenti non solo sull'iPhone ma praticamente su tutti gli smartphones.
Tosto ho proceduto a realizzare una vignetta apposita, però mi manca la didascalia. Una didascalia che dica come, per assurdo, l'ergonomia degli smartphones sembri più adatta ai tirannosauri che non agli Homo sapiens, o che se non si fossero estinti avrebbero un inaspettato vantaggio evolutivo su una nostra stessa teconolgia... boh non so, l'immagine del tirannosauro che utilizza senza problemi un iPhone mi pare già abbastanza nonsense, però mi piacerebbe trovare una frase ad effetto per accompagnarla.
Qualcuno ha qualche idea?
Vi avviso che non c'è NESSUN iPhone in palio, eh...

venerdì 17 settembre 2010

Calma e gesso

Ok. L'argomento del post appena sotto non era poi così ballerino.
Al Corriere devono veramente scrivere le cose con più calma (e assumere più correttori di bozze).

mercoledì 15 settembre 2010

Stress al lavoro

Al Corriere devono essere particolarmente sensibili. L'ansia derivata da questa recente situazione di tensione internazionale, in qualche modo traspare...

(L'hanno prontamente corretta, è vero... però poteva sfuggire alla mia puntalcazzeria?)

lunedì 13 settembre 2010

Beehehheheeeee!


Allora. Che un vecchio in delirio paranoico dica certe solenni stronzate non mi stupisce neanche più di tanto (fra un po' riuscirà ad incolpare i "cumunisti" anche della deriva dei continenti). Quello che mi fa venire freddo lungo la schiena sono le frotte di leccaculo che si produrranno in assurdi contorsionismi logici e in ragionamenti più sconnessi di quelli un consumatore abituale di peyote, pur di dargli ragione!

venerdì 3 settembre 2010

Un fine umorista


No, dico... cioè... non... io... ma... dico... cazzo... no, veramente... il... cioè... io... io...

mercoledì 1 settembre 2010

Abbiamo sbagliato tutto...

L'uomo, inteso proprio come Homo sapiens, ha sbagliato tutto. Avremo pure i pollici opponibili, la postura eretta e questa tanto decantata intelligenza, ma aver lasciato la capacità di volare a insetti, uccelli e un (dico UN) ordine soltanto di mammiferi è stata una cappella evolutiva clamorosa. Mi è bastato un paio di lanci del mitico "volo dell'angelo", effettuato nei pressi del parco delle Dolomiti Lucane per convincermi di ciò. Vabè forse qualsiasi deltaplanista queste cose le sa già (e anzi loro volano sul serio, non sono appesi ad un cavo!) ma insomma, meglio tardi che mai.
Urge un ritorno in massa (magari disadattato) anche perché le prelibatezze gastronomiche lucane, vogliamo lasciargliele tutte solo a loro?


Mettiamo anche un po' di foto: qui la mia galleria e qui quella della Syl@.

mercoledì 25 agosto 2010