venerdì 31 ottobre 2008

Tempismo

Non sto parlando dei beffardi tempismi della mia vita privata (chi mi conosce sa di cosa sto parlando), sto parlando della ragione per cui Barack Obama NON vincerà le elezioni.
Eccola.
Il tempismo è sospetto. Il sospetto di manovra ad hoc, ancora di più.

lunedì 27 ottobre 2008

Terminologie

Ho un dubbio. Prendete una persona che fa carte false per partecipare ad un programma che dovrebbe risollevare la sua macilenta popolarità. E considerate che questo programma viene ambientato in mezzo alla natura più selvaggia, senza tutte le comodità della vita moderna (ma il Nostro lo saprà, no? Avrà pur firmato un contratto, no?).
Poi il suddetto personaggio si fa la bua, sta male, che cazzo ne so, gli succede qualcosa.
Io sarei portato a pensare che all'atto di imbarcarsi nell'avventura di cui sopra, egli fosse ben conscio di ciò a cui andava incontro. Anche perché tenderei a pensare che chi organizza la cosa non sia così allocco da non considerare certe eventualità o imprevisti e che nel contratto ci siano clausole tipo "botte dde fèro".
E invece ecco che il personaggio decide di far causa all'azienda che gli ha offerto (rischi compresi, ovvio) questa penosa ultima chance.
Ecco, uno così, come si definisce?
So che c'era un termine napoletano molto efficace, "chiagne e fotte", mi pare... ma non essendo io della zona potrei anche sbagliarmi.
Sbaglio?
Chi sa darmi delucidazioni?
Punzy?

venerdì 24 ottobre 2008

Il popolo degli internauti

In questi giorni non si fa che parlare dell'uso della rete come mezzo di controinformazione... o forse, per meglio dire io la chiamerei re-informazione, quando bisogna andare a ripescare le cose dette dal Berluska, ogni volta che nega di averle mai pronunciate... (e le registrazioni audio e video sono lì, belle come il sole, a dimostrare il contrario).
In questi casi non posso che benedire l'esistenza di internet, dei blog, etc etc... ma quando leggo notizie come questa, in cui si dice che a Tokio c'è una pianta che scrive un blog -no, non Walter Veltroni, sto parlando proprio una di quelle cose verdi, con le foglie- beh alcune mie convinzioni vacillano.
Un buontempone dell'università di Tokio (un ingegnere... e ti pareva) ha collegato dei sensori bio-elettrici ad una pianta ornamentale in un caffè, e ha concepito un programma che traduce in concetti le variazioni dello stato fisiologico del verdurame. È ovvio che non ci si può aspettare una virulenta presa di posizione sulla situazione economica mondiale, da parte di questo bizzarro blogger, tutt'al più delle considerazioni sul tempo, sulla temperatura, eccetera eccetera.
Ecco, il punto è questo. Era proprio necessario?
Bisogna sempre ridurre il web ad un ricettacolo di seghe mentali di gente con troppo tempo libero e troppa poca attività sessuale all'attivo?


giovedì 16 ottobre 2008

Due piccioni con una fava. Biologica!

Chi mi conosce di persona sa che sono un'ottima forchetta, e penso che ormai tutti i visitatori del blog abbiano capito che solitamente i temi sociali mi stanno abbastanza a cuore e cerco, ove possibile, di stare attento in tal senso.
Beh da oggi posso unire l'utile al dilettevole!
Magnàre bèn e stare attento alle tematiche ambientali e sociali!
Oggi ho ritirato la prima cassetta di verdura e frutta fresche fornite dall'Associazione di Promozione Sociale Bio Rekk, col suo progetto di Spesa Bio & Solidale.



Non solo i prodotti sono sicuramente più freschi di quelli del supermercato (anche di quelli del banco frutta e verdura!) ma acquistandoli si sostentano le aziende agricole locali che praticano l'agricoltura biologica, si accorcia la filiera produttiva abbattendo i costi, specialmente di trasporto, e alla fine si riduce anche l'impatto ambientale.
Il tutto poi, poi, mangiando da dio!

Ah l'ho già detto?

Vabè, in soldoni il mio consiglio è questo; se abitate in città provate a vedere se ci sono cooperative o associazioni simili... per le specialità esotiche o i peccati di gola ci saranno sempre e comunque i supermercati, ma per la frutta e la verdura di stagione, conviene attingere alla produzione locale!

martedì 14 ottobre 2008

Vorrei essere miliardario

A volte -anzi no, sempre- quando leggo notizie come questa, di ebefrenici borderline (o forse semplicemente molto furbi) che si spacciano per "portavoce degli alieni" e profetizzano sbarchi degli omini verdi con tanto di data e ora, vorrei veramente avere un pacco di soldi smisurato.
Per poter non fare un cazzo da mane a sera e, dal giorno successivo a quello in cui avrebbe dovuto realizzarsi lo sbarco/catastrofe/venuta dei profeti/what-the fuck-ever, impegnare la mia esistenza a stare addosso ventiquattr'ore al giorno a quei cialtroni e, picchiettandoli con un ditino sulla spalla, chiedere loro (magari con vocina stridula):
"Allora? Perché non è successo nulla? Non dovevano sbarcare gli alieni? Non era ieri il giorno? Eh? Eh? Perché non è successo nulla? Eh? Eh? Come mai? Mi spieghi perché? Non eri così sicuro e certo? Che è successo? Eh? Eh? Avevi detto che succedeva! Doveva succedere no? Perché non è successo nulla? Non era praticamente certo? Eh? Eh? Mi spieghi? Dai dimmi! Visto che ne sai così tanto! Dai dimmi! Voglio sapere! Perché non è successo nulla? Eh? Eh?"
Finche non escono pazzi.

lunedì 13 ottobre 2008

I puntini sulle "i"

Al Corriere piace mettere i puntini sulle "i". Talmente tanto che ne mettono anche qualcuna in più, qui e là, così da poterci mettere i famosi puntini sopra.
Tipo qui:


...o qui, qualche tempo fa.

venerdì 10 ottobre 2008

Pleased to meet you, hope you guess my name!

È una simpatica facezia ma è anche un diverso modo di presentare i componenti di una band... (nella fattispecie quella che ha accompagnato Alessandro Grazian nel suo concerto ai Carichi Estivi, a Padova, il 10 settembre di quest'anno)

giovedì 9 ottobre 2008

...ma anche no!

Ritornando sull'argomento del post circa le e-mail con contenuto sessual/prestazionale, oggi me n'è arrivata una che dev'essere scaturita dal vecchio adagio "un'immagine vale più di mille parole". Qualcuno dev'essersi reso conto che continuare a fare figure barbine coi traduttori automatici non rendeva più di tanto e deve aver pensato che forse lasciar parlare le immagini sarebbe stato più convincente.
Beh l'immagine in questione era la seguente:


Adesso, io non è che voglia fare il rompiballe a tutti i costi, eh, ma se la mia partner deve fare quella faccia ogni volta che si tromba, non è che mi venga poi tutta sta voglia, se devo essere sincero!
Facciamo che mi tengo l'uccello di sempre e amici come prima, valà...

mercoledì 8 ottobre 2008

Eccezzziunale veramente!

Apperò, non sapevo che Diego Abatantuono lavorasse alle Poste Italiane! Ma dev'essere così, visto cosa c'era scritto nell'avviso di giacenza di atti giudiziari che ho ricevuto ieri

Non posso non immaginarmi una scena tipo quella di Fantozzi col fornaio Cecco!!
Garibaldooo? PRRRRRRR!!!
^___^

Vabbè, comunque era solo una multa... uno dei millemila atovelox disseminati nei 4 Km che separano il casello di Rovigo dal centro città mi ha immortalato... per fortuna non nell'atto di infrangere il muro del suono, valà... ho sgarrato solo di poco!

lunedì 6 ottobre 2008

Angoli di Padova 5. Marziano la Fenice!

Ok, il posto non è esattamente a Padova, è a Noventa Padovana, ma insomma dai, per via della sua storia non potevo non segnalarlo!
Una volta il nome completo era "Da Marziano, al mondo di qua" e si presentava come una casetta isolata, sull'argine, alla confluenza fra il Brenta e il Piovego. Da fuori sembrava un po' una baita di montagna, mentre dentro pareva la bettola di un porto, col legno scuro e i nodi marinari appesi alle pareti. La tipa che lo gestiva sembrava un misto fra una ex hippie e una normalissima casalinga. Spesso girava per il locale anche una minuscola creaturina canuta che suppongo fosse sua madre, ma che io, per le dimensioni e per la rugosità, avevo bonariamente ribattezzato "Yoda il saggio" e svariati gatti erano soliti osservare l'andazzo delle cose, seduti sulle sedie o comunque vicino a qualsivoglia fonte di calore. Il posto era quindi una vera e propria bettola con tutti i crismi. A partire dalla gestione casalinga mooolto low down, per continuare con l'offerta di pietanze genuine tipo affettati, frittate, formaggi, vovetti sodi, spuncetti oleosi e saporitissimi, torte fatte in casa, vìn bòn e una selezione di superalcolici che avrebbe fatto impallidire John Belushi!
La clientela, un po' per l'ambiente fra il bohemién e il rustico, un po' per la vicinanza di due città come Padova e Venezia (l'una universitaria, l'altra turistica) era un miscuglio di vèci e tosi del posto, ragazzi stranieri e turisti fai-da-te (di giapponesi intruppati, manco l'ombra, per capirci...)
La convivialità, oltre che dalla bontà del mangiare e del bere, era corroborata anche dai giochi di società a disposizione della clientela e dal pianoforte a muro che campeggiava nella saletta sul retro.
Il mio parlare al passato è dovuto al fatto che una sera di qualche anno fa, volendo celebrare la partenza da Padova di un mio amico che dopo tanti anni tornava nelle sue terre natìe... (vabbè diciamo le cose come stanno, aveva cazzeggiato abbondantemente all'università, prima di decidersi a laurearsi) ...dicevo, per celebrare questa partenza, mi ero diretto con un'allegra combriccola, verso il mitico Marziano.
Beh arrivati sul posto non abbiamo trovato che una catasta di tizzoni ardenti e delle mura annerite!
Era bruciato tutto!
Lo sconforto che per un po' si impadronì dei nostri stomaci cuori venne però meno quando vidi che, dopo qualche tempo, non solo era in atto una ricostruzione, ma la destinazione d'uso del posto sembrava pure immutata! Non sarebbe stato trasformato in un negozio di scarpe o in una tabaccheria... sarebbe rimasto "Marziano"! Sarebbe risorto dalle sue ceneri!!!
Il rischio, semmai, era che si trasformasse in un posto snob o anonimo. Uno di quei "wine bar" o "lounge cafè" che adesso vanno così di moda...
E invece ieri sera ho avuto la conferma che sotto la veste nuova e necessariamente meno "ruspante" della versione 2.0 di Marziano, resta l'attitudine low down dei gestori di sempre.
Basti vedere il cartello che accoglie gli avventori:


Una rapida occhiata all'interno, appena sono entrato, mi ha permesso di constatare la presenza di un pianoforte, una grossa miciona ha approfittato del mio ingresso per sgattaiolare dentro, e il bancone, ora più nuovo e luccicante, espone comunque un fracco di robe piene di ciccia, olii ed erbette! E c'è perfino Yoda il saggio!
La forza scorre potente in questo posto...

domenica 5 ottobre 2008

Indietro tutta... e ingraniamo anche le ridotte!

Allora, il tempismo non poteva essere migliore! Da che il mio personalissimo vaso era stato fatto traboccare con le ultime sparate del pastore tedesco sulla contraccezione all'interno del matrimonio, mi ero ripromesso di iscrivermi all'U.A.A.R. e giusto oggi ho eseguito l'operazione. Se non che, avendo effettuato il bonifico on-line, ero lì che girellavo per i siti di alcuni quotidiani quando mi sono imbattuto in una notiziona che, per la mancanza di un apparecchio TV in casa mia, mi era quasi sfuggita da sotto il naso.
La maratona di una settimana di lettura della bibbia!!!
E non solo da parte di Benigni (che tanto ormai lo sappiamo che è stato folgorato sulla via di Damasco), noooo, le guest stars saranno anche il papa e -udite udite- Giulio Andreotti!!!
Il potenziale valore culturale di una lettura della bibbia, che poteva anche esserci in caso l'avesse letta solo Benigni, a questo punto fa tranquillamente spazio ad una connotazione propagandistico/reazionaria che di più non si può! E difatti questo papa è il più adatto per togliere ogni dubbio a riguardo.
E vogliamo parlare della lettura da parte di un personaggio come Giulio Andreotti?!
Non so, facciamo leggerla a Totò Riina, che tanto è così devoto anche lui...
Certo, certo, la legeranno non solo cattolici, ortodossi e protestanti ma anche ebrei e musulmani, giusto per salvaguardare la facciata di "apertura alle altre religioni"; però sarò convinto di questa cosa e del valore puramente culturale dell'operazione (il valore religioso ce lo da' ciascun singolo a seconda delle proprie credenze) solo quando vedrò un cattolico che legge la torah o il corano, in diretta nazionale in uno stato laico.
Per ora, con questo papa e con l'aria che tira, ho solo i brividi lungo la schiena.

venerdì 3 ottobre 2008

Indietro tutta!

Mettiamo che una coppia si sposi in chiesa, magari anche arrivando entrambi casti al "grande giorno" (crédeghe). Mettiamo che poi facciano uno più figli, ma che ad un certo punto decidano che possono bastare quelli che già hanno (saranno anche stracazzi loro? O no?).
Beh secondo Benedictus XVI si possono pure scordare l'idea di usare contraccettivi.
Ho capito che oggi ricorre il quarantennale dell'enciclica con cui Paolo VI condannò la pillola contraccettiva (ed è servito a molto, vedo... mamma quanto gli deve rodere il culo, eh?) ma come dice Luttazzi: "se non giochi al gioco, non fare le regole".
Comunque per non sbagliarmi oggi stesso mi iscrivo all'U.A.A.R.
Desidero mettere quanta più distanza possibile tra me e questa gente.
Non fra i credenti in generale, eh (io, al contrario di qualcuno, sono piuttosto tollerante e convinto che ognuno possa condurre la propria esistenza come meglio crede, finché non urta le libertà altrui) intendo proprio fra me e il vaticano.