mercoledì 30 settembre 2009

I conti in tasca

Dal momento che Karim Abdul Brunetta ama fare le equivalenze e si è premurato di farci sapere che in italia i tribunali sono più del doppio rispetto alla Gran Bretagna, pregasi ricordargli che il Quirinale ha spese di gestione QUADRUPLE rispetto a Buckingham Palace.
C'entra qualcosa?
No, ma sono stufo di lasciare che l'allorismo lo usino solo loro!!!

giovedì 17 settembre 2009

Attenti che ci riprovano!

Ragazzi prepariamoci ad una nuova mobilitazione per difendere il nostro diritto ad esprimerci liberamente. Come già avevo segnalato in questo vecchio post, la nostra lungimirante classe politica deve aver intuito che la gente sta cominciando a stufarsi di ricevere notizie quasi esclusivamente da giornali e telegiornali condotti da damigelli di corte che filtrano tutto ciò che può risultare nocivo all'immagine del governo. Per cui sempre più persone (ma mai abbastanza, considerata l'arretratezza italiana in questo campo) si affidano alla rete per recuperare e diffondere informazioni, idee, opinioni, eccetera eccetera.
Questo fa tirare il culo anzichenò ai pupazzetti dell'informazione di regime che stanno ancora una volta escogitandone di nuove per riuscire a tapparci la bocca (o i tasti, se vogliamo puntualizzare).
L'informatissimo Guido Scorza segnala infatti un DDL appena presentato che, se approvato, getterebbe nel marasma più totale gran parte della legislazione sulla rete, in questo paese, specialmente per ciò che riguarda (fatalità) i blog. Leggete l'articolo completo su Punto Informatico e rabbrividite!
Se dovesse passare così com'è, sui blog potremmo raccontarcela solo di come cuciniamo la caponata di melanzane e su come abbiamo passato le vacanze.
Il sito Diritto Alla Rete sta organizzando una campagna di mobilitazione per opporsi a questa ennesima porcata (dando risalto alla cosa anche e soprattutto all'estero.. io è da mo' che lo dico che bisogna far sapere ai nostri compari europei che hanno per vicino un paese sempre più simile a quelli del terzo mondo, come libertà di informazione). A breve dovrebbero esserci le prime notizie.
Cercate di diffondere il più possibile queste informazioni, nel frattempo!

martedì 15 settembre 2009

Parcheggio con palpeggio

Questa l'ho beccata oggi in un parcheggio di Rovigo.
Geniale.

Evoluzioni

Una volta il tipico "avvertimento in stile mafioso" era la classica testa di cavallo mozzata, recapitata a casa... poi, visto che il sangue sporcava, sono passati alle buste coi proiettili. Però siccome anche la polvere da sparo lascia delle brutte macchie in giro, perché non evolversi ulteriormente e passare alla raccolta di documenti compromettenti da far saltare fuori al momento opportuno? (Leggasi: "quando qualcuno osa infastidire Papi")
Confortante sapere che gli equilibri politici, in questo paesucolo paraterzomondista, sono dettati da un giornalista radiato dall'albo, fondatore di un giornale organo del movimento monarchico.

giovedì 10 settembre 2009

Qui lo dico e qui lo nego

Se dovessi aprire un ristorante specializzato in pranzi di lavoro lo chiamerei "Risi e Busy".
Ecco l'ho detto.





(Ok, vado a vergognarmi in un angolino...)

martedì 8 settembre 2009

Romeo ha un petardo in tasca!!!

Quando le cose più strane e bizzarre riescono a coinvolgerti senza forzature, scopri di cambiare sistema di riferimento quasi senza accorgertene, e di trovarti perfettamente a tuo agio anche di fronte al nonsense.
Quando un gruppo così assurdo, di ispirazione così Zappiana come la Zzolchestra, ti cattura con le sue composizioni così sfaccettate, col suo trasporto giocoso, e -diciamocela tutta- anche con una innegabile perizia, ti viene naturale pensare che sia normalissimo cantare le vicende di "Romeo", che "ha un petardo in tasca!" O anche della pasta e fagioli, perché no?!
Poi sicuramente ha contribuito anche l'ambientazione unica, del concerto di sabato 5 settembre, ai Giardini Sospesi. Un concerto all'interno delle mura di Padova (e non nel senso di "dentro l'area delimitata dalle mura", proprio nel senso di "dentro - le - mura"!)
Loro sono undici (!), loro si divertono un casino a scambiarsi strumenti, a raccontare storie bislacche, a passare dai blues più dritti agli 11/8 più spigolosi, e tu... tu li segui perché ti viene naturale farlo.

sabato 5 settembre 2009

Più in culo che in mano

Ragà, ieri sono andato alla primissima di Videocracy. A parte il fatto che esci dal cinema col fegato in mano, è sapendo che ne hanno vietato la visione dei trailers che ti rendi conto di quanto in culo ce l'abbiamo.
Non è affatto un film che critica l'operato di Berlusconi come premier, come statista o come politico. Analizza semplicemente il fenomeno mediatico che l'ha portato dov'è e l'effetto che ha sul popolo (bue).
Il tutto però molto freddamente, senza proclami "bolscevichi" o atteggiamenti giustizialisti.
Certo, il ritratto che ne esce, dell'italia, è agghiacciante, ma non ci sono attacchi diretti.
Lo scopo, credo, sia quello di metterti semplicemente davanti allo status quo e farti arrivare a certe conclusioni da solo, senza per forza accodarsi a slogan preconfezionati da altri. Almeno per come la vedo io.
Bene se hanno tentato di bloccare quello, vuol dire che siamo oltre dove pensavamo di essere.
Hanno paura che la gente PENSI, ormai.
E sorvoliamo sulle motivazioni penose che hanno usato per bloccarlo! "Manca il contraddittorio". In un trailer cinematografico?!?! Come se per ogni trailer de "l'uomo ragno" bisognasse mettere come contraddittorio -che ne so- uno de "i fantastici quattro". Penosi.
In realtà forse -ma spero di sbagliarmi- stanno cominciando a realizzare che uno spettacolo di Travaglio, o una delle sparatone pubbliche di Grillo, siano poco pericolose, in quanto ormai anch'esse assunte a "spettacolo". Uno va lì, si fa coinvolgere per un paio d'ore, bofonchia qualche frase di indignazione ...grrr ggrrrr mumblemumble, gneugneugneu... e poi torna a casa e morta lì. Non dico che un "Promemoria" di Travaglio non sia un'iniziativa più che lodevole (anzi, consiglio vivamente pure quello) ma ormai forse si distingue poco da una specie di puntata di Quark, in cui uno si vede spiegate delle cose, ma poi alla fine è risultato spettatore passivo.
Con "Videocracy" invece (almeno per quanto mi riguarda) si viene messi di fronte alla situazione in cui ci troviamo con tale freddezza e distacco ma altrettanta lucidità, che non si può non trarre certe conclusioni da soli.
Non ci si arriva sull'onda di una battuta fulminante o di una coinvolgente loquela.
Ci si arriva da soli.
Che abbiano paura di questo?