venerdì 26 febbraio 2010

Al TG1 la fiera delle facce come il culo

Guardate questo ignobile pompino mediatico a favore del nano, secondo il quale l'avvocato corrotto (corrotto quindi da un corruttore... chissà chi, vero?) sarebbe stato "ASSOLTO".

Quegli ignobili PALLISTI lo sanno benissimo che l'avvocato ha avuto i reati prescritti. La sua innocenza non è stata AFFATTO dimostrata. È semplicemente scaduto il tempo, un po' come fosse uno yogurt.
Alla merda, per la precisione.
Eppure parlano di "assoluzione". E lo ripetono pure, quei miserabili cortigiani.
Qui non si tratta di opinioni politiche. Qui si tratta di aver detto una cosa non corrispondente alla realtà.
Un po' come se avessero detto che l'istruttrice di orche, ammazzata l'altro giorno da uno dei cetacei, sia semplicemente "addormentata".
I casi sono due. O non sanno quello di cui stanno parlando, cioè non sanno fare il loro lavoro (e allora che cazzo ci fanno, a lavorare nella rete televisiva nazionale?) o sono dei pupazzetti ammaestrati che dicono quello che gli viene ordinato di dire. E intanto il messaggio che passa è quello FALSO.
Sfortunatamente per loro, la rete permette di conservare queste perle (allo stesso modo in cui Piero Manzoni, nel 1961 inscatolò la sua merda) così da ricordarci chi ha detto cosa, a tempo debito. Cioè creare una memoria storica. Quella che manca in questo paesucolo approssimativo e che consente alle stesse facce di culo di raccontare palle initerrottamente per decenni, senza timore di essere smentiti.
Non stupisce che stiano cercando in tutti i modi di imbavagliare la libertà di espressione in rete, quindi, con sentenze che stanno facendo inorridire mezzo mondo e che fanno guardare all'Italia come ad un paese sempre più arretrato sia dal punto di vista della democrazia che della tecnologia. (Fra parentesi, tolgono il video da YouTube -giustamente- e nel dare la notizia dell'assurda condanna dei dirigenti della sezione italiana di Google, continuano a mostrare in tv proprio le immagini del video che hanno fatto rimuovere! Merde e pure ipocrite!)

mercoledì 24 febbraio 2010

Se telefonando...

Mi domando cos'avrebbe scritto Costanzo, componendo il testo della nota canzone resa famosa da Mina (e anche come l'avrebbe poi interpretata la celeberrima Tigre di Cremona) se fosse esistita davvero questa sindrome per cui allo squillare di un telefono ci si viene nelle mutande!

Driiin!
Aaoooh!
(sprut!)

No perché secondo il Corriere esiste una tale sindrome!
Non importa chi ti chiama... magari è tua nonna, magari è il commercialista! Inevitabilmente chi ti telefona sentirà rispondere una voce sfinita, intervallata da ampie boccate di sigaretta!
...e da quanto vedo non rischi di venire solo se squilla il telefono. Anche se fai uno sport sei preda di sconquassanti orgasmi.
Il che darebbe un nuovo significato alla frase "l'importante non è vincere, ma partecipare"
Peccato che poi però queste mie elucubrazioni siano state bruscamente ridimensionate dal reale tenore dell'articolo, alla pagina collegata a quel curioso link.
E ovviamente neanche venti minuti dopo, avevano corretto anche il titolo in home page.
Così è molto meno interessante, però... e pure la canzone, per quanto bella, risulata in fondo un po' prevedibile...



giovedì 18 febbraio 2010

E questi hanno l'atomica

Non mi fa stare tanto sicuro il sapere che la nazione più potente del sistema solare è costituita anche da esauriti del genere...

mercoledì 17 febbraio 2010

Parole chiave

L'altro giorno stavo leggendo un articolo sul Corriere del Veneto, circa una coppia padovana che ha deciso di fuggire dalla modernità e dal logorio della vita modena; non con un Cynar, ma eliminando il cellulare, la tivù, la lavastoviglie (e fin quì la cosa è ancora gestibile) e perfino il frigorifero!!
Vabè, uno pensa, scelte un po' drastiche ma vabbè... liberissimi di farle. Poi leggo che abitano in  pieno centro a Padova e già mi viene un sospetto (ho ben presente che cifre girano, nel mercato immobiliare, qui...) e poi arrivo alla frase chiave:



"Valter ha un albergo, ma l’ha affittato"



ESTIQAATSI!
Dice...
...che anche lui capace, così...

lunedì 15 febbraio 2010

Alla ricerca dell'articolo perduto

Stamattina sul sito del Corriere mi era saltato all'occhio il titolo di un articolo che aveva acceso la miccia del mio spirito polemico. Riguardava le vicende di pedofilia di cui sono stati protagonisti alcuni vescovi irlandesi e riportava le parole di Bertone, che però suonavano un filo come una presa per il culo (donde l'innesco della mia vis polemica):

Ero già bello pronto a scrivere qualcosa del tipo "riconoscere le colpe magari anche per scontare le pene, no eh?!?" quando mi sono accorto che il link dell'articolo in questione non conduceva a nulla. Guardate qua.
Che stolto... mi scordavo della stampa estera! Ecco l'articolo sul sito della BBC, dove in effetti si può leggere  «Tarcisio Bertone held a Mass attended by the Irish bishops. He called the sexual acts committed against children "particularly abominable". He said the scandal was "humiliating" but that the Church must face the challenge. "Every kind of challenge can become a reason for purification and sanctification as long as it is illuminated by faith," he said. Armagh Archbishop Sean Brady, the primate of all Ireland, told Vatican Radio that the two days of meetings were part of a "journey of repentance, reconciliation and renewal".»
Traduco: «Tarcisio Bertone ha tenuto una messa a cui hanno partecipato i vescovi irlandesi. Ha definito gli atti sessuali su minori "particolarmente abominevoli". [Ah, meno male, valà] Ha anche detto che lo scandalo è stato "umiliante" [credo non come quello che hanno subito i bambini, per cui non lamentatevi troppo, su...] ma che la chiesa deve affrontare la sfida.  [di pene manco a parlarne, vedo...] "Ogni tipo di sfida può diventare motivo di  purificazione e santificazione, finché è illuminata dalla fede", ha aggiunto. [e finché non è seguita dalla pena, tanto meglio, eh?]  L'arcivescovo di Armagh,  Sean Brady, the primate di tutta l'Irlanda, ha detto alla Radio Vaticana che i due giorni d'incontro erano parte di un "percorso di pentimento, riconciliazione and rinnovamento".»
Ah ecco, allora è stato Brady a dire la solenne stronzata riportata dal Corriere, a quanto sembra.
Continuo a non spiegarmi la sparizione dell'articolo, però...

Separati alla nascita?

 

Ma sono io l'unico che ha la fissa della Binetti gemella di Al Bano?

sabato 13 febbraio 2010

Love is in the air

...non voglio nemmeno sapere cosa si inventeranno quando usciranno in formato digitale i primi capolavori della letteratura erotica.

giovedì 11 febbraio 2010

lunedì 8 febbraio 2010

Spacebook

È tutta oggi che pondero la necessità di iscrivermi a Facebook, al fine di promuovere al meglio la mia lounge band, The Smart Set. Tutte le altre formazioni in cui suono hanno già chi si occupa della promozione, mentre con gli Smart sono più o meno io l'incaricato del "metterci la faccia".
L'efficacia di Facebook per la pubblicizzazione di eventi è eclatante, molto più di Myspace, solo che al contrario di quest'ultimo, che permette la creazione e la gestione di una "band page" senza dover per forza individuare una persona di riferimento da cui essa si genera (in realtà c'è eccome, ma può benissimo non vedersi pubblicamente), su Facebook prima bisogna iscriversi come persone e dopo, casomai, si crea la band page.
Io non ho la benché minima voglia di entrare nel meccanismo di Facebook, non tanto per la questione di far sapere i cazzi miei all'orbe terracqueo (visto che lo faccio abbondantemente già qui), quanto per questa automazione della notifica al mondo di ciò che faccio io e ciò che fanno gli altri.
Mi spiego. Non me ne frega un cazzo che il mondo sappia che mi è piaciuta la tal cosa, il tal film, il tal personaggio politico, a meno che non mi ci metta io a scriverlo. In questo caso qui sul blog.
E non mi interessa venir aggiornato sul fatto che un qualche Ciccio Cicci che non vedo da venticinque anni -ma è amico di amici- ha passato le vacanze a Monteculo Di Sotto, a meno che non decida io di curiosare qui e là, e venirlo a sapere.
Certo, lo so, si può sempre impostare la privacy dimodoché nessuno sappia niente di te e tu non venga a sapere nulla degli altri... ma allora che cazzo di senso ha? Non era più semplice fare come Myspace e lasciare che si potessero metter su delle fottute band page senza doverle creare per forza a partire da un profilo personale pubblico? Ovviamente per precauzione ci deve essere una persona reale di riferimento, dietro, ma perché non rendere la cosa "privata" fra tale soggetto e Facebook, e basta?!?
Poi vedo che razza di eventi si riescono a realizzare tramite sto cazzo di social network e penso "vabè fanculo, inscriviamoci".
Salvo poi sapere che è stato creato anche l'equivalente canino e venirmi la voglia di ritirarmi in una baita nel Montana a scrivere un manifesto contro la tecnologia. Che leggerei solo ai tassi e agli orsi di passaggio.
I quali probabilmente mi direbbero che hanno fretta e che se per favore glielo posto su "bearbook".

domenica 7 febbraio 2010

Bizzarrie estere

 
...caro il mio Bugs Bunny, è per questo che all'estero (nei paesi civili, diciamo) i politici indagati  SI DIMETTONO!!
E per favore, cerca di evitare di dipingere quesi penosi quadretti che vorrebbero raffigurare il nanerottolo che si dimena spasmodicamente, urlando "...fermi! Lasciate che mi sottoponga all'equo giudizio della legge! Voglio potermi consegnare alla giustizia!!" mentre degli inflessibili uscieri lo trascinano a Palazzo Chigi, incuranti delle sue suppliche.
È francamente insultante.

venerdì 5 febbraio 2010

Non è sempre vero che "Talis pater..."

Anche quest'anno, a Sanremo, immagino che dovremo aspettarci la solita passerella di "figli di...". Uno pensa di averla scampata bella quando il diggiéi figlio del Pù capisce che gli viene meglio fare il conduttore televisivo, invece di cantare... ed ecco che spunta la figlia di Saccarosio! (Di cui naturalmente si sentiva la necessità, no?)
Beh ieri sera, invece, mi sono gustato il concerto di un "figlio di" che dell'eredità artistica del padre non ha assolutamente abusato! Sicuramente sarà cresciuto in un ambiente musicalmente vivo e stimolante, ma il suo percorso artistico è rimasto comunque distantissimo da quello dell'augusto genitore.
Il buon Giovanni Baglioni, infatti, è un chitarrista acustico di matrice sperimentale/contemporanea, di quella scuola americana che attinge dal folk alla fusion espandendosi quasi fino alla new age e che ha visto il suo principale esponente nel purtroppo troppo breve fenomeno di Michael Hedges. Che infatti Giovanni ha omaggiato coi pezzi di apertura e chiusura del suo concerto!
 
Fra accordature aperte, tapping a due mani, percussioni sulla cassa, uso degli armonici e anche di un sapiente cablaggio in stereo della chitarra stessa, ha  saputo tirar fuori da quello strumento delle sonorità e delle ritmiche coinvolgentissime ma mai esagerate. Diciamo che pur essendo decisamente un virtuoso non è uno di quei chitarristi che dopo un po' ti viene da supplicargli di farti un cazzo di giro di Do come si fa in riva al mare, ecco.
L'unca nota stonata non è venuta dal Baglioni ma, purtroppo, da quei CAFONI arricchiti parvenù boari che stavano cenando al piano di sopra, sul ballatoio (che purtroppo dava sul palco) e che pareva fossero una comitiva di tifosi in autogrill. Appena il pezzo che Giovanni stava suonando incontrava una parte di "pianissimo" non potevi fare a meno di sentire quella tavolata di oche e coglioni che berciavano "...EORAGODITOCHEAAAAAAHAHAVUTTOVÉDARE?", poi quando il pezzo si faceva più robusto e pompava col volume, sta tavolata di fallocefali, attaccava a parlare più forte!!!!
Allora: lo sapete che al Q Bar si suona. E sapete altresì che non è che si faccia karaoke alla cazzo! Ma ve l'ha ordinato il dottore, di venire a mangiare qui? È pieno di ristoranti da figarèi, il centro di Padova,
andatevene a fare in culo altrove, no?

lunedì 1 febbraio 2010

L'arte di arrangiarsi

Chi ha detto che l'arte di arrangiarsi è solo italiana?
Questo spettacolare annuncio è comparso nella cassetta della posta di un mio amico che prontamente mi ha reso partecipe.
Spirito imprenditoriale a manetta!!!