mercoledì 23 dicembre 2009

Non abbiamo nulla da temere.

Ragazzi, state tranquilli. Una nuova sfida si presenta innanzi al popolo italico, ma non temete. La stirpe dei figli della lupa, popolo di leccaculo navigatori e poeti saprà affrontare l'ardua prova.

Egli parlò.

Con una folgorante intuizione comunicativa, l'unto dal signore ha decretato che è giunta l'ora di coinvolgere anche i suoi fedelissimi, financo nelle ispirate strofe dell'inno onanistico-propangandistico del suo gagliardo movimento politico.
Il De André del pidielle, il Bob Dylan del partito dell'amore (fatte le dovute proporzioni) si è orgogliosamente fatto carico di forgiare un nuovo ficcante refrain, nonostante gli evidenti problemi di metrica che avrebbero messo in difficoltà perfino Elio e Le Storie Tese.

Dopo aver rimarcato la propria cieca ubbidienza al padroncino (come se ce ne fosse stato bisogno) il nostro si è gentilmente premurato di farci sapere che -costi quel che costi- riuscirà a vincere la caparbia tendenza delle frasi musicali a seguire cicli ritmici che prevedono un inizio ed una fine, possibilmente entro un numero non irrazionale di ripetizioni.
Del resto non è che abbia molta scelta, eh...

Vorrei che ci soffermassimo sulla reale portata di quella frase. Se questo è l'atteggiamento di quello che gli scrive le canzoncine-sbubbata, non oso pensare a come debba essere quello dei suoi paggi di corte a palazzo. Però mi diverte pensare in che casini potrebbe trovarsi il mortale bardo di Arcore se un giorno il nano dovesse dar via di matto!


"Allora, ascolta bene, voglio che il prossimo inno sia in stile wagneriano ma con un ritmo di bossa nova! E in mezzo ci mettete un bell'assolo di sax alla Fausto Papetti, anzi chiamate proprio lui! ...come? NON MI IMPORTA SE È MORTO, CHIARO?!?!? Ooh...! Cribbio! E poi voglio che ad un certo punto compaia la parola "desossiribonucleico"! Ma registratela nel campo degli ultrasuoni, così la possono sentire solo i miei fidi! E la coda finale, modulatela in un'altra tonalità, tipo quella del verde. Come? NON ME NE FREGA SE LE TONALITÁ DI COLORE NON SONO LE STESSE DI QUELLE MUSICALI, CHIARO??! Sarai mica un comunista, per caso...?
No dai, smetti di uggiolare, ti credo, ti credo, toh tieni un biscottino..."

3 commenti:

Calzino ha detto...

Arcureo ho una proposta: andiamo a suonare l'inno di silvio e scorreggiamo in corso d'opera! Oh quando ci sta, ci sta.

il Russo ha detto...

Voi poveri operai pezzenti e comunisti con il postamat al posto della carta oro non potete capire ma solo invidiare, sordi all'amore come siete....

Punzy ha detto...

ah che bravo suddito che è stò qui, mica come te comunista perso..