mercoledì 3 giugno 2009

Houston, YOU have a problem...


Ragazzi, ma che vita conduce certa gente per considerare la partecipazione a programmi stronzissimi, una ragione di vita o di morte?

22 commenti:

articolo21 ha detto...

Una realtà inquietante, ma completamente in linea con l'impazzimento mediatico generale del mondo.

Hugo88 ha detto...

una vita media, oserei dire..

Arcureo ha detto...

...sottile, questa! ;-)

Bruno ha detto...

c'è ancora .... esiste ancora il tasto PAUSE? qualcuno puo' premere, se c'è ............

Punzy ha detto...

selezione naturale, ale.
non una grande perdita

Arcureo ha detto...

...mmm, si, volevo dirlo io ma poi passo per il solito senza cuore.
Però hai ragione! ^___^

il cuoco ha detto...

Certa gente vive, anzi non vive è gia morta davanti ad una tv con l'unica speranza di diventare una letterina o un numero su di un quadro che altri fanno muovere a loro piacimento...
non ti preoccupare non leggeranno mai un tuo o un qualsiasi blog troppo difficile per loro al massimo guardano emilio Fede...
Ciao complimenti per il blog ti metto tra i miei preferiti.

Andrea De Luca ha detto...

la gente non sta bene!

Giangidoe ha detto...

Tutto questo mi ricorda il recente film con Eva Mendes sul reality con la roulette russa.
Inquietante, davvero.
La realtà. Non il film.

Anna ha detto...

La ragione sta nel non riuscire a dare alla propria vita il giusto senso e il giusto valore. Oramai per molti le due parole senso e valore sono in disuso, restano fama e soldi facili due cose che chiaramente possono darti tutto di materiale, ma se non hai te stesso... sei cmq "morto" solo che non lo sai!

Ciao Alessandro

Prefe ha detto...

empre un modo di eliminare le mele marce

la Volpe ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
la Volpe ha detto...

non mi piace il modo di ragionare di chi considera queste persone "feccia da sterminare": non sono né Bondi né Feltri o Facci, sono segnali di un mondo occidentale in totale confusione, sono alienati della televisione e della loro ignoranza e sono, prima di tutto, persone che soffrono

dando un'occhiata all'articolo in questione si vedono cose un po' più complesse di "il giudice mi ha bocciato, quindi mi suicido"

perché non prendete per il culo i ragazzini che si suicidano perché gli dicono che sono gay o che si suicidano per dare un brutto voto ai genitori? in fin dei conti le meccaniche psicologiche che ci sono dietro sono le stesse

se conosceste suicidi o aspiranti tali, forse non parlereste in questo modo superficiale. lasciatelo ai Farina e ai Feltri

la Volpe ha detto...

mi si è chiusa una vena nel cervello e, come Libero, non ho un correttore di bozze: nel post precedente la frase sui genitori è

"perché non vogliono dire un brutto voto ai genitori" oppure "perché hanno preso un brutto voto e non vogliono deludere i genitori"

elena g. ha detto...

Ma ve li immaginate i sociologi del futuro, che si incontreranno a impegnative tavole rotonde, con le facce serie di chi studia le cose per bene, a confrontarsi e chiamare con termini accademici tutto questo teatrino? Mah

Arcureo ha detto...

Mah, Volpe, è vero che sono "persone che soffrono" ma è anche vero che la loro sofferenza, secondo me, si regge tutta su una scala di valori un filino falsati. La soglia oltre la quale la gente comincia a stare male e magari non ce la fa più a reagire, per me, s'è taaaaaaaaaaanto abbassata.

la Volpe ha detto...

ma anche l'indifferenza e il cinismo di quelli che ce la fanno nei confronti di quelli che non ce la fanno sono aumentati tantissimo

Gambero ha detto...

E la Boyle che da di matto perché arrivata seconda? Eccomunque l'articolo della Rodotà era notevole.

Arcureo ha detto...

Mah, da quel poco che so la Boyle s'è trovata in una realtà più grande di lei e non ha retto la pressione... avrebbe potuto succedere con altre attività (lavorative, sportive, quello che ti pare). Negli altri casi è diverso, è come se imperniassero l'intero senso della vita, dell'esistenza dell'universo, su quei cazzo di reality o talent shows.

Giangidoe ha detto...

Poi fa un salto da me, perchè credo che almeno (almeno) l'ultimo rigo del mio post sarà molto nelle tue corde ;)

Pecoramannara ha detto...

Come qualcuno ha già detto: c'è un malessere dietro un gesto del genere che sta dilagando un pò ovunque. E' preoccupante e molto triste una cosa del genere. Certi episodi dovrebbero far riflettere...

Luce ha detto...

Gran bel problema...un degenerazione culturale che conferisce ai reality un'importanza tale da rinunciare alla propria vita se non si arriva in fondo al programma. Sono sicura che ben presto casi del genere accadranno anche da noi, c'è da starne certi...