lunedì 30 marzo 2009

Il bastone e la carota

Ricetta: prendi un soggetto che apparentemente contesta il tuo operato. Ne saggi l'appetibilità mediatica e -soprattutto- la voglia di scendere a compromessi (cosa di cui da' prova anche autonomamente, cercando di parteciapre a grandi fratelli vari). Lo tieni sulle spine per qualche tempo, creando nel frattempo un certo interesse attorno alla sua figura.
Quando è cotto a puntino, con gesto magnanimo e paterna pietas, gli offri una succulenta opportunità instillando non solo un senso di sempiterna devozione nel soggetto stesso, ma anche in tutta la schiera di cuiosi appassionatisi alla sua vicenda.
Et voilà un'altra persona senza alcun curriculum professionale che lo giustifichi, assunta a corte.
In fondo se rimani senza lavoro la prima cosa che ti viene in mente non è cercartene un altro, nonostante fino a cinque minuti prima tu abbia recitato la parte di chi si sarebbe fatta impalare per difendere la propria categoria professionale, no... provi a diventare soubrette! Logico no?
Chissà cosa ne pensano i suoi ex colleghi rimasti sul serio a casa e che qualche tempo fa la vedevano manifestare al loro fianco...

6 commenti:

Bastian Cuntrari ha detto...

Questo post dovrebbero leggerlo tutti quelli che hanno gridato allo scandalo quando CAI ha licenziato la tipa la quale (forse è bene rammentarlo agli smemorati) per partecipare al GF non si è presentata sul posto di lavoro.
Bravo Ale!

Pellescura ha detto...

Beh insomma, non me la sento di darle addosso, bisogna trovarsi in queste situazioni e sentire il richiamo dei soldi facili e della celebrità. Certo andare da Fede che la insulatava tutti i giorni sul tg...ma anche questo ormai fa parte del circo.

Alessandro Tauro ha detto...

Difatti anch'io non critico più di tanto la scelta di voler tentare una carriera "meno faticosa" e "più remunerativa", nonostante la feroce battaglia di mesi fa per la tutela di quel disgraziato posto di lavoro.
Magari una maggiore dimostrazione di solidarietà agli ex compagni di lavoro sarebbe stata più dignitosa, ma non voglio stare qui a sindacare sul carattere o la sensibilità di una persona.

Lo squallore di tutta questa vicenda è l'aver volute tentare a tutti i costi la carriera televisiva (perché in fin dei conti è questa la realtà dei fatti), arrivando ad approdare proprio a SIPARIO, supplemento idiota di un tg che lo è altrettanto.
Lo stesso TG che la bollava come "terrorista".

Ognuno per sé, Dio per tutti...

Bruno ha detto...

secondo me questa è stata una gran DRITTA e, da sue dichiarazioni, dopo tanti tentativi ce l'ha fatta....
di cosa ne pensano i suoi colleghi non puo' interessare piu' di tanto, nel mondo del lavoro devi girare con le spalle al muro perchè appena dai spazio ...... ce l'hai fino al collo.....
ora ha raggiunto un obiettivo e dovrà dimostare qualche cosa.....

Le Favà ha detto...

E' facile far sparire voglie e sentimenti quando si cerca con forza di sfondare. Io non critico lei che ha cercato fortuna, non è di certo un male. Io critico sul come è stata vessata in questi mesi, torturata mediaticamente anche da certi "Signorini" che aprono la bocca solo per dire ovvietà atroci a furor di un popolino sciatto.
Poi approdare a Sipario, la dice tutta.

Arcureo ha detto...

Infatti non critico la sua "voglia di sfondare" in sé e per sé, anche se ormai c'è questa generalizzata convinzione che per "sfondare" non sia necessario essere preparati o saperci fare, qualsiasi sia il campo, ma solo apparire (ma questo è un altro discorso); dico solo che nessuno mi toglierà dalla testa che mentre le altre persone che sfilavano in corteo con lei, pensavano "cazzo se mi trovo senza posto di lavoro come cazzo arrivo a fine mese?", lei ho come il sospetto che pensasse "speriamo mi abbiano inquadrato, speriamo sia venuta bene, speriamo che mi notino!".

Posso sempre sbagliarmi, eh... ma fatalità adesso è in tivvù (e come dice Bastian, non si è fatta scrupoli a disertare senza dire ai ne bai il posto di lavoro che prima pareva avrebbe dato il sangue per difenderlo)