martedì 2 dicembre 2008

Servite su un vassoio d'argento

A volte penso che qui a Padova si faccia di tutto per evitare di dare un minimo di lustro alla città (a parte ovviamente per quello che riguarda gli onnipresenti santi e chiese, ovviamente...)
Ok, c'è la seconda università più antica d'Italia, vabbè, ma anche in questo caso, come illustrerò a breve, ci si lascia scappare occasioni non da poco. Premetto che essendo musicista ho un certo occhio di riguardo verso alcuni argomenti, ma quando si tratta di cogliere occasioni per dare una spintarella all'immagine e alla vitalità culturale di una città, non vedo perché fare distinzioni.
Cominciamo dalla cosa più eclatante. Diverso tempo fa stavo bevendo una birra in bottiglia -mi pare fosse una Tuborg- e questa bottiglia faceva parte di una serie promozionale che recava sul collo una fascetta con stampate delle amene "curiosità". Un po' tipo la rubrica "forse non tutti sanno che..." della sempre mitica Settimana Enigmistica. Beh la curiosità in questione era qualcosa del tipo: "L'inventore del pianoforte fu Bartolomeo Cristofori, nato a Padova il 4 maggio 1655".
Ricordo che rimasi basito. Cioè Padova ha dato i natali all'inventore del pianoforte e non c'è nulla in città che commemori la cosa, a parte una targa sulla chiesetta dove fu battezzato, posta fra l'altro più di cinquanta anni fa? E io devo saperlo da una bottiglia di birra?!?


Ok, il Cristofori lavorò alla creazione del suo fortepiano (se vogliamo essere precisi con le diciture) presso la corte dei Medici a Firenze, e poi furono i teteshki-ti-cermania che lo perfezionarono (e ti pareva) ma comunque non vedo perché non sfruttare il fatto che la città ha dato i natali ad un tale personaggio come spunto per organizzare festival pianistici, rassegne, mostre, musei... eccheccazzo perfino il primo strumento da lui costruito è conservato a Roma invece che qui a Padova!!!
Ma ve lo immaginate Bill Evans che si spara l'intero Sunday At The Village Vanguard, su un clavicembalo?!?!? O Freddie Mercury che trascina cinquantamila persone con il "tlink-tlink" di una spinetta? E Ray Charles con che coraggio avrebbe cantato "Let's go get stoned" al suono di un virginale?
Eppure...
E visto che prima citavo l'Università di Padova eccovene un'altra di interessante. Quanti sanno che presso questo ateneo lavorò uno dei pionieri della musica digitale? Non solo dal punto di vista compositivo, ma anche da quello strettamente computazionale.
Teresa Rampazzi è stata una delle figure chiave per lo sviluppo e la ricerca sulla musica digitale (la cui importanza mi pare superfluo sottolineare).
Arieppure...

6 commenti:

Pellescura ha detto...

Appero', nemo profeta in patria alla stragrande

Punzy ha detto...

ma allora sei tu che ti colleghi sempre da padova :) ..se ti può consolare a napoli, nel conservatorio dove insegnò pergolesi ci abitano, da decenni, gli sfollati del terremoto dell'irpinia..

articolo21 ha detto...

Saluti di passaggio

il Russo ha detto...

Poi dice che la birra fa male...

Anonimo ha detto...

...eh!.. vedi quanti danni può fare una sola birra?! ora ti stai tormentando con queste domande esistenziali per colpa di un'etichetta! beata ignoranza... la mia!
p.s. io invece mi devo sorbire tutte le mattine il faccione di giacomo pellizzari che mi scruta dall'alto di un cartellone dedicato al centenario della sua morte!

silvano ha detto...

Ciao Alessandro, se non ricordo male e sono sicuro di non ricordare male, sei un appassionato di birra. Ho trovato una chicca e ne ho fatto un post. Ci si potrebbe organizzare per un tour...
http://31canzoni.blogspot.com/2008/12/il-giro-del-mondo-in-116-birre.html

ciao, buon fine settimana.
silvano.