giovedì 8 settembre 2011

Diabolus in musica!

Credevamo, noi, di essere usciti dal medioevo, dai periodi bui in cui c'era chi ti diceva cos'è giusto suonare e cosa no... ah ah ah! Illusi! Basta andare a Venezia per rendersi conto che non è così. Una mia amica blogger (e soprattutto flautista) mi ha segnalato queste ultime ordinanze sulle manifestazioni musicali nei locali del centro storico e che francamente hanno un che di inquietante.
Posso capire che in un contesto tutto particolare come quello veneziano ci sia da fare attenzione ai volumi, all'impatto sonoro, etc etc (e già si potrebbe discutere sulla definizione che danno di certi generi musicali, ma vabbè), però arrivare a dire che un intero sottogenere musicale come il free jazz debba essere bandito in quanto "dissonante" rasenta il ridicolo. È ridicolmente fascista, oserei dire.
Guardate:
(se cliccate si apre a maggiori dimensioni in un'altra finestra)
E vogliamo parlare delle tassative regole sull'organico dei simpatici complessini autorizzati ad eseguire questa musica negroide? I flauti non possono essere mai in sezione!! Solo come solisti!! Amplificare il basso? Giammai! (Bassisti elettrici...? Auguri!!!)
Quasi invidio quelli che potranno fare il revival italiano, che potranno eseguire musiche di film (ma che siano noti, eh!) degli anni '60. Io che con gli Smart Set faccio un sacco di roba degli anni '70 sono già tagliato fuori! Oh e mi raccomando, voi che fate reggae! Allegri e positivi!! Ma niente quinte diminuite perché sennò vi spezzano i ditini!
E al comune di Venezia non sono manco leghisti!!!
Aiuto...

2 commenti:

il Russo ha detto...

Hai ragione, in Italia si vieta la normalità e si giustifica l'assurdo (una storia che va avanti come non mai da 17 anni).
Venezia poi è un caso demenziale sui divieti, con tanto di ricorsi al tar (vinti) come quello contro le ordinanze sugli ambulanti che ha fatto scuola nel resto del Paese...

Ernest ha detto...

Allucinante!