giovedì 31 marzo 2011

copyright sto cazzo!

No, non sono un fanatico di quelli che vogliono l'abolizione totale del copyright (di solito punkettoni figli di papà), era giusto una considerazione che mi era venuta ripensando alle vicende che hanno visto Merdaset far causa a YouTube su argomentazioni concernenti il diritto d'autore.
Perché poi si vedono video del genere e si capisce che quello del copyright è solo un pretesto ridicolo.
Anzi... scommettiamo che entro pochi giorni lo fanno sparire?



9 commenti:

Ernest ha detto...

allucinante come sempre e come sempre sparirà... ho scaricato il video non si sa mai e se riesco nei prossimo giorni lo riposto.
un saluto

Arcureo ha detto...

Beh se lo cancellano basta caricarlo altrove! Non esiste mica solo iù tiùbb... ;-)

il Russo ha detto...

Non sono un punkettone e tantomeno figlio di papà, ma com'è che al sottoscritto copyright,siae et similia mi stanno sul cazzo? Eppure io ai miei bei concerti nei C.S.O.A. vado, i ciddì che mi interessano veramente li compro e tutte le immagini o le parole che metto sul web da blogger e non solo sono a disposizioni di tutti...

Arcureo ha detto...

Non fare confusione, Russo. La SIAE è una cosa (un covo di mafiosi, a mio modesto parere), il concetto di copyright è un'altra faccenda.
Chi vive delle opere del proprio intelletto non vedo perché non possa tutelarle e addirittura trarne profitto. Chiaramente ci sono stati estremi ridicoli, con tentativi di mettere il copyright su cose assurde, ma il concetto in sé non vedo che cosa abbia di così terribile. Per cui che dei signorini che spesso hanno il culo parato e che della propria "arte" sicuramente NON CI CAMPANO si arroghino il diritto di decidere che il concetto stesso di coyright vada abolito (decidendo anche per gli altri) è quantomeno fascista, nonché ampiamente intriso di "sono tutti froci col culo degli altri".
Poi siccome anche io sono per l'autodeterminazione individuale, come dire, sono favorevolissssssimo a realtà come la Creative Commons, che ti permettono di avere il pieno controllo su quanto vuoi liberalizzare le tue opere.
Se non avessi dovuto iscrivermi alla SIAE millemila anni fa (quando non c'erano alternative) non lo farei di certo oggi e anzi, siccome è da un tot di tempo che sto cercando informazioni per dis-iscrivermi ma non trovo una beata fava, capirai che quella società di strozzini sta sul culo pure ammè, fidati.

Baol ha detto...

La cosa brutta è che ormai un video del genere non mi meraviglia più :(

Arcureo ha detto...

...che è precisamente quello che spera il nano.

Anonimo ha detto...

scusa ma, al di là dell'antico pregiudizio (mediaticamente sostenuto, che chi vive in un certo modo è perché il babbo glielo possa permettere, senza avere forse mai approfondito veramente come certe persone vivono...), il concetto di "cultura libera" viene inteso come contrasto al potere finanziario e politico usato dalle grandi aziende per conservare lo status quo e favorire solo i propri interessi commerciali, a svantaggio di qualcosa di più prezioso dal punto di vista sociale ma, per restare al tema del post: in caso di eliminazione, si tratterebbe appunto di censura!

Arcureo ha detto...

"Cultura libera" è ben altro, Angie. Intanto bisognerebbe sostenerla e finanziarla, cosa che se non erro questo governo non ha minimamente neanche cominciato a fare, anzi.

Baol ha detto...

Mica ho detto che non mi fa vomitare, quello non smetterà mai di farlo