È perfettamente inutile che Bondi faccia la scena madre dell'incompreso e depresso ("mi hanno abbandonato, lascio",
parole sue) quando, dopo non aver fatto un cazzo a seguito dei crolli di Pompei (non dico per evitarli, quello sarebbe sperare troppo, dico proprio una qualche assunzione di responsabilità, un'inchiesta fatta come si deve, qualche testa che salta... GNÈMTE!) è inutile che dopo quel fattaccio, dicevo, come unico asso nella manica abbia avuto l'ideona che per "modernizzare" la SIAE sia necessario affidare la nomina di commissario straordinario al NOVANTENNE
Gian Luigi Rondi!
Tralasciando le
altre porcate operate da quella società di filibustieri, sempre controfirmate dal nostro inconsolabile ministro, non è che io stia mettendo in dubbio lo spessore culturale e la preparazione di Rondi, chiaro, ma, anche con tutta la più buona volontà, è una persona che non può avere -a parità di preparazione- la stessa forma mentis di una persona nata cinquanta se non sessanta anni dopo.
L'elasticità mentale di una persona che ha sperimentato sulla propria pelle la rivoluzione digitale come parte integrante e imprescindibile della propria formazione non può che essere diversa (e più adatta a quello che vogliono chiamare "ammodernamento") rispetto a quella di una persona che si è formata con mezzi completamente differenti e che alle ultime rivoluzioni non può che avervi partecipato -sempre che l'abbia fatto!- solo come spettatore, per quanto curioso e attivo possa essere stato.
Un trenta-quarantenne, alla rivoluzione informatica e digitale, vi ha partecipato. Un novantenne, se va bene, vi ha assistito. Per quanto possa essersi interessato, non può essere la stessa cosa.
E sto considerando la fortunosa ipotesi che si tratti di un novantenne sveglio, attivo e sagace! Che comunque, se proprio si pensa possa ancora dare un valido contributo, lo si può sempre nominare consulente esterno, invece di dargli la solita "cadrega", che magari sarebbe ora di dare ai suoi nipoti!
Perché in questo paese, purtroppo, si tende invece a far pesare il mero dato anagrafico come unico motivo, causa e auto-giustificazione di ogni merito, come la validissima blogger Galatea faceva notare in un
suo post.
Una mossa del genere vuol dire lanciare deliberatamente il segnale che in questo ospizio scalcinato non hai speranza di emergere, perché continuerai ad essere considerato "troppo giovare" (anche a ottant'anni verrebbe da pensare).
E noi continueremo a considerare Bondi -il signor ministro se ne faccia una ragione- un incapace di proporzioni stellari.