Se la faccenda non avesse assulto risvolti internazionali forse sarebbe anche passata sotto silenzio... ma ormai è praticamente impossibile che le uscite del nanerottolo rimangano inosservate a lungo, in Europa.
Il buon
Ryo mi ha fatto notare, infatti, che l'ultima uscita del nostro eroe ormai ha travalicato i confini del gossip! (E già avere un primo ministro noto all'estero solo per i pettegolezzi e gli scandali non è che sia esattamente una delizia)
Antefatto:
Mercoledì della settimana scorsa, alla conferenza stampa per la presentazione dell'ente territoriale Roma Capitale, il Nostro ha preso a raccontare di una sua visita in Finlandia (uscendosene con la nota precisazione sulle
finlandesi maggiorenni)
Il fatto:
Per sottolineare la cura che in quel paese hanno per il proprio patrimonio culturale, ha raccontato di una visita, fatta in occasione di un viaggio ufficiale in Finlandia, appunto, ad una chiesa di legno del diciottesimo secolo che qui in Italia, secondo lui, sarebbe stata già rasa al suolo.
La palla svelata:
Giusto perché non si dica che mi affido a fonti di informazioni bolsceviche, riporto quanto ho trovato nell'
edizione internazionale del quotidiano "Helsingin Sanomat" circa questa vicenda.
Vi si può leggere che il giorno immediatamente successivo alla sparata berlusconiana, lo staff del ministero per gli affari esteri finlandese si è messo in cerca di informazioni riguardanti questa visitina del premier alla loro chiesetta, trovando -guarda un po'- il nulla più totale.
L'unico passagio, per altro non ufficiale, del mister, fu nel 1999 in occasione di un incontro dei partiti conservatori europei, ma anche in questa occasione il serrato programma di incontri non prevedeva un viaggio di tre ore fino a nessuna qualsivoglia chiesetta.
Cercando di capire a quale chiesetta si potesse riferire, i finnici si sono orientati sulla chiesa di
Petäjävesi, il cui vicario, Seppo Ojala ha affermato di non aver mai visto Berlusconi da quelle parti. (Giusto per non sbagliarsi, hanno controllato anche altre due chiesette lignee, a
Keuruu e Pihlajavesi, ma anche lì, nessuna traccia di visite del Nostro)Attenzione, attenzione! Incredibilmente mi trovo a dover prendere le distanze dalla reazione delle autorità finlandesi, che considerano il commento di Berlusconi come irrispettoso nei confronti del loro patrimonio culturale e storico. Secondo me era perfino un complimento... a mio parere voleva intendere che mentre da noi una semplice chiesa di legno sarebbe stata rasa al suolo, in Finlandia c'è più considerazione e rispetto, e tali opere vengono conservate fra mille cure.
Mi sbaglio?
È stato
veramente frainteso, questa volta?
No perché
la faccenda mica termina qui, eh!
Visto che in Finlandia non hanno preso bene quest'ultima sparata del premier, c'è perfino un partito di centro -il
Keskusta- che sottolineato il fatto che i loro avversari, se eletti al Parlamento Europeo, saranno probabilmente sempre lì a fare comunella con questo pallista incallito che non ha rispetto per il loro paese.
Lo slogan recita:
Berlusconi - ei aina taida olla Suomen puolella. (Berlusconi - non è detto che sia sempre dalla parte della Finlandia).
Sostengono difatti che
"bisogna impedire l'arrivo al Parlamento europeo di tipi usi a parlare a ruota libera, a dire sciocchezze e a raccontare frottole. Il Parlamento, invece, è un luogo in cui si prendono importanti decisioni che incidono sulla vita dei cittadini europei, sia quelli che vivono in villaggi con chiese di legno sia quelli della città dove c'è il Colosseo."Io continuo a pensare - incredibilmente - che
forse è stato DAVVERO frainteso, questa volta, però c'è anche da capire i finlandesi; oltre alla recente battuta sulle maggiorenni, nel 2005 il berlusca ha affermato di aver fatto il playboy con la presidente Halonen per convincerla a far assegnare all'Italia la presidenza della commissione sulla sicurezza alimentare, nel 2001 aveva affermato che la stessa agenzia non poteva essere situata in un paese che nemmeno conosce il prosciutto di Parma (la Finlandia, ovvio), per cui c'è da immaginarsi che quando si tratta del reuccio di Arcore, i finnici siano un po' sul suscettibile andante!
Per concludere segnalo una nota a pié di pagina nell'articolo dell'Helsingin Sanomat:
"It is quite heart-warming that we have received a large number of emails from embarrassed Italian readers apologising for their Prime Minister in no uncertain terms. We are very grateful for the support. If it is any consolation, Finland can almost certainly boast politicians occasionally capable of similar feats: as they say, «there's one in every crowd».""Scalda il cuore vedere quante email di italiani imbarazzati, che si scusavano senza mezzi termini per il comportamento del loro primo ministro, abbiamo ricevuto. Siamo grati per il supporto. Se può consolare, la Finlandia può quasi certamente vantare politici occasionalmente capaci di simili uscite: come si dice, «ce n'è uno in ogni casa»."