Non so voi, ma io mi sarei abbondantemente stracciato la minchia...
"We've all heard that a million monkeys banging on a million typewriters will eventually reproduce the entire works of Shakespeare. Now, thanks to the Internet, we know this is not true"
(Robert Wilensky)
mercoledì 22 febbraio 2012
giovedì 16 febbraio 2012
Del non capirci una sega
D'accordo che nelle colonne di destra dei siti dei giornali devono sempre finirci le notizie più idiote, bizzarre, gossipare e stronzate simili, ma almeno cercate di confezionarle con un minimo di cura! È IL VOSTRO LAVORO!
Sul sito del Corriere, oggi, non poteva passare inosservato questo trafiletto:
...che rimandava ad un video di pochi secondi in cui veniva spiegato che una senatrice Repubblicana aveva presentato un emendamento per rendere "illegale la masturbazione".
Peccato che in pochi minuti, controllando in rete, sia stato facilissimo trovare che 1) la senatrice non era Repubblicana ma Democratica e pro-choice e che 2) quella era una provocazione in risposta alla proposta di legge per rendere cittadini americani anche gli zigoti (sì, spermatozoi e ovociti, sì) così da poter rendere illegale la contraccezione nonché, ovviamente, l'aborto.
La senatrice, che - torno a ripetere - è invece "pro choice" (ai giornalisti del Corriere: andatevi a cercare su Wikipedia cosa vuol dire - N.d.A.) ha aggiunto un emendamento PROVOCATORIO in cui sosteneva che allora un qualsiasi atto che non culminasse con il deposito degli spermatozoi di un uomo all'interno della vagina di una donna deve essere interpretato come un atto ostile nei confronti di un bambino ancora da concepire. Rendendo quindi illegali pippe, mugoloni, inculate, etc etc...
E io l'ho fatto pure gratis!
lunedì 6 febbraio 2012
Galline in figa
Ho appena asistito alla diretta streaming della presentazione, all'Università di Padova, del nuovo motore di ricerca Volunia. Prevedibilmente il fermento online su questo evento è andato crescendo di pari passo, ma mi ha disturbato non poco il tenore di una consistente parte dei commenti che ho visto.
Assieme a genuine considerazioni tecniche e a riserve di giudizio solo dopo averlo provato (tutte cose più che legittime) ho notato un livello fastidioso di spocchia da parte di quelli che davano all'aspetto grafico del tutto l'unico peso per formulare giudizi in merito.
"Ma sembra una roba da web 1.0..."
"Ma la grafica fa cagare..."
...il tutto per un sistema che seppure ancora volutamente di portata limitata prima di un definitivo utilizzo su scala globale (come spiegato dal suo stesso sviluppatore) lascia intravedere scenari per nulla banali.
L'idea di una mappatura quasi geografica della struttura di un sito, ancora prima che venga visitato, in cui risorse, contenuti e collegamenti siano visualizzabili "a volo d'uccello" con uno sguardo d'insieme, con un colpo d'occhio, prima di addentrarcisi realmente, apre secondo me le porte ad una fruizione sempre più sensoriale del web, sempre più "umana".
E una cifra di gente lì a fare la punta al cazzo sul layout grafico.
L'idea è potenzialmente rivoluzionaria e loro guardano la vernice, sopra. E nessuno - dico NESSUNO - che si proponga per dire beh, visto che sembra una bella cosa, se funziona bene perché non darci la patina di lustro, con una veste grafica che spacca? Avete fatto trenta, mi propongo per fare trentuno!
No, perché se siete così bravi, cosa cazzo aspettate?
Per cui io parafraserei lo stesso Marchiori, che presentando il prodotto ha paragonato gli utenti web a delle galline che non potendo volare non possono avere una visione d'insieme... e ha usato una schermata dal film "Galline In Fuga".
Lo so io dove le manderei certe galline...
domenica 5 febbraio 2012
Un freddo tagliente
Finora la mia città si è rivelata un po' un outisider, in questo febbraio caratterizzato da tormente di neve e scenari da glaciazione Würm, in cui i trasporti pubblici e privati si sono rivelati più problematici della missione per salvare il Generale Nobile dai ghiacci polari.
Purtroppo - contrariamente a quello che circola in queste ore in rete - non posso raccontare granché, visto che a Padova di neve, finora, se n'è visto solo un tentativo abortito. Due fiocchi mosci che manco hanno attaccato.
Però a guardare bene qualche bizzarro fenomeno lo si trova comunque.
Come questa bizzarra lama di ghiaccio, che ho scoperto protendersi decisa da una sbarra del cancelletto del mio giardino, solitaria e inspiegabile.
Sarà colpa delle scie chimiche, ci scommetto...
(Le due scatole nera e rossa sono cassette della posta, la lama di ghiaccio era all'incirca poco più lunga di 5 cm.)
(La bizzarra curva della lama)
(Un dettaglio più ravvicinato)
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