Guardate questo ignobile pompino mediatico a favore del nano, secondo il quale l'avvocato corrotto (corrotto quindi da un corruttore... chissà chi, vero?) sarebbe stato "ASSOLTO".
Quegli ignobili PALLISTI lo sanno benissimo che l'avvocato ha avuto i reati prescritti. La sua innocenza non è stata AFFATTO dimostrata. È semplicemente scaduto il tempo, un po' come fosse uno yogurt.
Alla merda, per la precisione.
Eppure parlano di "assoluzione". E lo ripetono pure, quei miserabili cortigiani.
Qui non si tratta di opinioni politiche. Qui si tratta di aver detto una cosa non corrispondente alla realtà.
Un po' come se avessero detto che l'istruttrice di orche, ammazzata l'altro giorno da uno dei cetacei, sia semplicemente "addormentata".
I casi sono due. O non sanno quello di cui stanno parlando, cioè non sanno fare il loro lavoro (e allora che cazzo ci fanno, a lavorare nella rete televisiva nazionale?) o sono dei pupazzetti ammaestrati che dicono quello che gli viene ordinato di dire. E intanto il messaggio che passa è quello FALSO.
Sfortunatamente per loro, la rete permette di conservare queste perle (allo stesso modo in cui Piero Manzoni, nel 1961 inscatolò la sua merda) così da ricordarci chi ha detto cosa, a tempo debito. Cioè creare una memoria storica. Quella che manca in questo paesucolo approssimativo e che consente alle stesse facce di culo di raccontare palle initerrottamente per decenni, senza timore di essere smentiti.
Non stupisce che stiano cercando in tutti i modi di imbavagliare la libertà di espressione in rete, quindi, con sentenze che stanno facendo inorridire mezzo mondo e che fanno guardare all'Italia come ad un paese sempre più arretrato sia dal punto di vista della democrazia che della tecnologia. (Fra parentesi, tolgono il video da YouTube -giustamente- e nel dare la notizia dell'assurda condanna dei dirigenti della sezione italiana di Google, continuano a mostrare in tv proprio le immagini del video che hanno fatto rimuovere! Merde e pure ipocrite!)
Quegli ignobili PALLISTI lo sanno benissimo che l'avvocato ha avuto i reati prescritti. La sua innocenza non è stata AFFATTO dimostrata. È semplicemente scaduto il tempo, un po' come fosse uno yogurt.
Alla merda, per la precisione.
Eppure parlano di "assoluzione". E lo ripetono pure, quei miserabili cortigiani.
Qui non si tratta di opinioni politiche. Qui si tratta di aver detto una cosa non corrispondente alla realtà.
Un po' come se avessero detto che l'istruttrice di orche, ammazzata l'altro giorno da uno dei cetacei, sia semplicemente "addormentata".
I casi sono due. O non sanno quello di cui stanno parlando, cioè non sanno fare il loro lavoro (e allora che cazzo ci fanno, a lavorare nella rete televisiva nazionale?) o sono dei pupazzetti ammaestrati che dicono quello che gli viene ordinato di dire. E intanto il messaggio che passa è quello FALSO.
Sfortunatamente per loro, la rete permette di conservare queste perle (allo stesso modo in cui Piero Manzoni, nel 1961 inscatolò la sua merda) così da ricordarci chi ha detto cosa, a tempo debito. Cioè creare una memoria storica. Quella che manca in questo paesucolo approssimativo e che consente alle stesse facce di culo di raccontare palle initerrottamente per decenni, senza timore di essere smentiti.
Non stupisce che stiano cercando in tutti i modi di imbavagliare la libertà di espressione in rete, quindi, con sentenze che stanno facendo inorridire mezzo mondo e che fanno guardare all'Italia come ad un paese sempre più arretrato sia dal punto di vista della democrazia che della tecnologia. (Fra parentesi, tolgono il video da YouTube -giustamente- e nel dare la notizia dell'assurda condanna dei dirigenti della sezione italiana di Google, continuano a mostrare in tv proprio le immagini del video che hanno fatto rimuovere! Merde e pure ipocrite!)