mercoledì 25 giugno 2014

Jeff WHO?!?!

Forse per qualcuno affrontare un problema negando la sua evidenza potrà risultare una tattica vincente, ma finché le conseguenze sono limitate a quella tal persona vabbè... sono scelte... solo che se le ripercussioni sono su migliaia di persone, allora magari è il caso di dare un minimo di risalto in più alla faccenda.
Domenica sarei dovuto andare a sentire il mitico Jeff Beck, qui al gran teatro Geox.
Oggi mi arriva una mail ed un sms dalla Zed! che il concerto è annullato per problemi di salute del pur sempre settantenne chitarrista.
Provo a vedere che si dice sul sito e sulla pagina Facebook sia dell'organizzazione (la Zed! appunto) che del teatro:

ZERO

Ma non nel senso che non c'erano notizie circa il concerto.

Zero riferimenti all'esistenza di Jeff Beck in questo continuum spaziotemporale!!!

Uno dice... "staranno aggiornando il sito"
Beh mi auguro che sia così perché per le altre date italiane del tour, guarda un po', le notizie a riguardo sono riuscite a darle eccome!






È vero che mi hanno mandato l'sms e la mail, ma se avessi comprato il biglietto dal baracchino che c'è in centro a Padova, del circuito TicketOne e quindi loro non avessero avuto i miei dati? O se avessi pensato di prenderlo direttamente alle casse la sera del concerto?
E che cazzo, fate lo sforzino di mettere un annuncio anche sul sito e su Facebook!!
Professionali davvero, sia gli organizzatori che il teatro, cazzo...

-AGGIORNAMENTO-

Alla fine sono riusciti a mettere dei link a riguardo, sia da una parte che dall'altra! Meglio tardi che mai valà!

lunedì 12 maggio 2014

Megalomania

Ok, ok, "i figli so' piezz'e core", d'accordo, ma io continuo a pensare che un manifesto pubblico 6x3 per una laurea sia UN FILO una pisciatina fuori dal boccale.


Anche perché visti i chiari di luna di sto periodo, i soldi necessari per far stampare e affiggere quel tafanario, li avrei tenuti da parte per l'inevitabile periodo di disoccupazione/tirocinio/apprendistato della neolaureata. Che temo sarà lunghetto, purtroppo.
(Non mi pronuncio sulla caricatura disegnata sul manifesto, poi, che chi mi conosce sa che a riguardo posso anche dire due paroline in piazza, ma vabè, è il gesto che conta...)

martedì 1 aprile 2014

Il culo in una stanza

Il nuovo progetto presentato dalla SIAE per "dare visibilità ai ggggiovani" - come ha tenuto a far sapere Nonno Gino, che evidentemente ha imparato bene a memoria il copione e intende ripeterlo finché la memoria reggerà - prevede l'impiego di una rinomata, prestigiosa e blasonata sede culturale (l'ex teatro Smeraldo di Milano) ora all'interno di un circuito di ristorazione e distribuzione alimentare di qualità come Eataly, per ospitare showcase di giovani autori.
A titolo completamente gratuito, come si sono premurosamente preoccupati di far notare immediatamente già sul sito della SIAE (non sia mai che a qualche giovinastro scapestrato vengano in mente strane idee! Stronchiamogliele subito sul nascere, vah!).
Già questo di per sé farebbe girare i coglioni, perché se chi mi chiede di esibirmi gratuitamente è il centro sociale okkupato "ciàinapiotta", vabè, posso anche capire, visto che magari stanno con le pezze aR culo, ma dubito che il tempio del radicalchicchismo culinario sia così in gravi ambasce da non poter pagare chi viene lì a fare il suo lavoro (o ciò che si sta cercando di far diventare un lavoro).
No, non è solo quello.
Sentirmi spiegare col tono fra il paternalistico ed l'autocelebrativo che quello sarebbe "Un altro passo per i nostri giovani autori, in un periodo di difficoltà, per limitare la dispersione dei nuovi talenti e per favorirne, al contrario, la valorizzazione" mi fa venire i FUMI!!!
Questa gente non ha IL MINIMO contatto con la realtà che loro pretendono di "valorizzare".
Qualcuno deve spiegarmi perché fare esibire gratuitamente la gente debba ricadere nel "valorizzare i nuovi talenti". Come se questi "nuovi talenti" potessero permettersi di buttare intere giornate del loro tempo (e del loro lavoro, dato che probabilmente per campare fanno anche altro) per vaghi miraggi di remote possibilità che qualche pezzo grosso (che è lì a fare una "apericena", sicuramente) si accorga di loro ed estragga dal cappello un contratto milionario.
Forse questi antichi rappresentanti di un tempo che fu non si rendono conto che questi "nuovi talenti" si fanno GIÀ un mazzo tanto suonando in locali, manifestazioni, circoli culturali, NONOSTANTE LE PASTOIE BUROCRATICHE CHE PROPRIO LA SIAE IMPONE!! Per cui che adesso mi vengano a proporre il teatrino laccato, dove però ci si esibisce aggratis, mi suggerisce diversi impieghi, tutti sordidi e pecorecci, per la loro magnanima propostina.
Cominciate a rendere meno gravoso il lavoro di chi vorrebbe proporre ed ospitare manifestazioni culturali e vedrete che di esibizioni di "nuovi talenti" ne verranno fuori come funghi!
Per non parlare poi del fatto che nel frattempo, nel resto del mondo che si è accorto di essere nel ventunesimo secolo, i "nuovi talenti" sfruttano i canali telematici per esporre la loro proposta artistica, così che se proprio devono esibirsi gratuitamente, almeno lo fanno nella loro cameretta, o in sala prove, e poi affidano alla rete la diffusione del tutto.
E se proprio volete scoprire nuovi talenti gratis, magari potreste anche muovere il culo e andare a visitare i conservatori, le scuole di musica, di teatro, di qualsiasi genere artistico, ed assistere ai saggi, alle prove d'esame, alle rassegne che si svolgono al loro interno.

martedì 25 marzo 2014

Coi piedi per terra

Sto provando (nella mia mitica transizione "couch to 5K") le scarpe Vibram Five Fingers, che mi sono state regalate tempo fa. Ovviamente la cosa deve essere graduale perché l'impatto col suolo è diverso rispetto alle normali scarpe da ginnastica o da corsa, con la suola MOLTO imbottita (infatti le uso solo sullo sterrato, mai sull'asfalto) però dato che spesso quel tipo di scarpe tendono a cedere lateralmente, dopo un utilizzo intenso,  con rischi per le caviglie, quasi quasi preferisco il feel più "crudo" delle Five Fingers!
Certo che però il livello scacciafiga de ste scarpe co i deàtti è su valori a dir poco stellari, ma tanto mica vado a correre per cuccare, dai…


lunedì 3 marzo 2014

Aguas de março


…e questa limpida acqua di fonte finisce dritta dritta nella prossima produzione della Cervogia Arcurea.
(Sì insomma, la birra che mi produco grazie a Mr. Malt!)
Prosit!

domenica 23 febbraio 2014

Oops! I did it again!

L'ho rifatto!
Non contento di aver sostituito il jack cuffie difettoso del mio iPod, un paio di mesi fa, stavolta mi sono cimentato in un'impresa ancora più temeraria, cambiando l'intera metà superiore (quella che contiene lo schermo, per capirsi) del mio MacBook Pro, rotta a livello della giunzione fra guscio in alluminio e cerniera.
Sì insomma si stava aprendo come una cozza e non stava più dritto in posizione, in più l'LCD interno stava cominciando a flettersi e funzionare male... per poterlo usare dovevo puntellarlo come un rudere in ristrutturazione.
Ho trovato ad un prezzo ragionevole un Mac uguale al mio, a cui s'era fritta la scheda madre (ma a cui lo schermo funzionava perfettamente) e, grazie alla BIBBIA di iFixit - le cui istruzioni ho seguito RELIGIOSAMENTE - e ad una paziente assistente di tavolo operatorio, ho compiuto l'impresa!!
Di seguito alcune foto dell'epica avventura!



lunedì 17 febbraio 2014

Installazioni

Non so se è un'opera post-moderna o un'installazione provocatoria e "di rottura" ma stamattina tutti (e dico TUTTI… e sono tanti!) i cestini delle scoàsse del percorso ciclopedonale Sografi-Voltabarozzo, si presentavano così:


Vabè che questa è la città natale di Maurizio Cattelan, ma ho il sospetto che più che di un artista controverso questa sia l'opera di una conclamata testa di cazzo...

martedì 7 gennaio 2014

National Lampoon's Slovenian vacations

La famiglia Griswold deve avere dei parenti sloveni... (chi conosce il mitico film con Chevy Chase, capisce...!)



...my god...


venerdì 13 dicembre 2013

problem-solving

Qui in Italia sembra essere diffusa una particolare abilità nell'evitare di individuare le vere cause alla radice di parecchi problemi.
È da un po' che si notano, sia nei proclami populistici del genovese traspirante, sia nel più recente movimento dei forconi, delle preoccupanti tendenze a prendersela un tanto all'etto con la cultura e con l'istruzione.
La squisita espressione di questo atteggiamento intriso come non mai di echi para-nazisti è l'assalto alla libreria Ubik di Savona, ma anche parecchie frasi che sento in giro, o vedo scritte nei social network fanno venire freddo lungo la schiena.
È vero che da una certa parte dell'intelligentsia radical-chic c'è sempre stata un po' troppo la tendenza a liquidare molte espressioni di malcontento come buffo folklore da osservare con distacco e malcelata superiorità (e grazzzzie ar cazzo, facile fare i dialoghi sopra i massimi sistemi col culo al caldo). Però alle preoccupazioni di alcuni che dicono come il paese stia rischiando di finire nelle mani di "analfabeti che sanno nulla di politica", purtroppo un sacco di gente oppone un ragionamento del tipo: "visti i risultati ottenuti da pluri-laureati ed esperti di politica, a questo punto si può rischiare…"
E nessuno - DICO NESSUNO - che individui il problema non già nella presenza o meno delle lauree e dei titoli di studio, ma nella mancanza di ONESTÀ e SENSO CIVICO più in generale.
Sto notando una sempre più diffusa DEMONIZZAZIONE DELL'ISTRUZIONE (corroborata dalle politiche CULTURICIDE di quella squallida marionetta patetica di Maria Stella Gelmini, che ha massacrato interi corsi di studio, eliminando materie e tagliando fondi) che a mio parere sta gettando le basi per la creazione di una società in cui la conoscenza ed il sapere vengono messe all'indice, in cui l'istruzione è considerata una roba superflua.
È grazie a discorsi come quelli che sento in giro che si comincia,  finendo poi per avere un popolo bue ed ignorante, quindi manipolabile a piacimento dalla classe al potere, perché incapace di avere un'opinione formata in maniera critica e responsabile.
Guai però ad individuare nella mancanza di onestà e senso civico la causa della maggior parte dei problemi! Già perché non dimentichiamoci che i tanto vituperati politici, la tanto odiata "kasta" proviene proprio dallo stesso popolo che la sta adesso mettendo all'indice… il totale dispregio delle regole, la concezione personalistica della cosa pubblica, il qualunquismo di comodo e la svendita di valori e coerenza al miglior offerente, se sono davvero tratti così peculiari della classe politica, beh, mi spiace rovinarvi la favoletta del popolo eroico che si ribella al cattivo oppressore, ma mi sa che sono altrettanto presenti nella società civile che - adesso che ha la merda alla gola - si accorge che non si può più andare avanti così. Però sono sempre gli altri che devono cambiare.

(Questo articolo di Globalist.it disegna un quadro abbastanza preciso su questo ultimo movimento di protesta)