lunedì 23 luglio 2007

Put it where you want it



Che goduria, gente...! Ieri mi sono gustato uno di quei concerti che lasciano letteralmente a bocca aperta. Per la cornice in cui si è svolto (la spettacolare Villa Pisani di Stra) per la posizione da cui me lo sono goduto (seconda fila delle poltronissime, grazie a Michele Dallaporta dell'associazione culturale Sweet Basil e a Matteo Titotto che ha fatto da tramite) e soprattutto per chi si è esibito!
Il Mitico Larry Carlton, storico chitarrista Jazz/Blues (dagli Steely Dan ai Crusaders, giusto per citare un paio di gruppi di quelli tosti) accompagnato da un altro peso massimo del genere... l'inossidabile Robben Ford (che fra l'altro avevo già avuto l'onore di vedere, ai tempi della Blue Line, al teatro Toniolo di Mestre.... stiamo parlando credo del 91 toh...!)
La sezione ritmica vedeva il paffuto Travis Carlton al basso (si, il figliuolo di Larry) e Toss Panos alla batteria.
Bèn signore che classe! Un groove impeccabile, e non solo grazie alla solidissima sezione ritmica, eh! Anche da solo, con una ballad delicatissima, o in duo, il motore ritmico di Larry, sia che stesse accompagnando, sia che fosse in solo, era qualcosa di svizzero! In una occasione ha duettato con Robben, con cui hanno iniziato la storica "Put it where you want it", seguiti poi da un'entrata all'ultimo secondo di Travis e Toss, e in un'altra occasione ha duettato col figlio in una Autumn Leaves che per la prima volta da ANNI non mi è andata in acido! Anche perché ha infilato di quei passaggi armonici a dir poco alieni! Il bello è che però non ha mai esagerato, in queste dimostrazioni di virtuosismo; il novanta percento del tempo è stato chitarrismo di classe e "de panza", come si dice.
Robben Ford è stato più "caciarone" in certi punti (in senso buono... intendo dire che era parecchio aggressivo, come stile) e addirittura quasi "pop" in altri, come nella sua ballad dedicata a B.B. King (che ora che mi sovviene ho visto giusto un anno fa, nella stessa splendida cornice) ma era abbastanza chiaro che il timoniere fosse Larry!
In ogni caso... grazie alla fortunatissima posizione in cui mi sono trovato, ho anche scattato delle foto piuttosto soddisfacenti, che si possono vedere a questo link.

venerdì 13 luglio 2007

Ma ci prendete per scemi?!?

Ho il sospetto che le istituzioni pensino che noi cittadini siamo tutti farlocchi... mi spiego... ieri mi è arrivato a casa un libriccino del comune di Padova che illustra le politiche del settore verde pubblico; iniziativa lodevole, per carità, però ad un certo punto ho scoperto una cosa che me li ha fatti girare non poco.
Alla sezione sul parco del Basso Isonzo mostrano una fotografia aerea della zona, in cui indicano i confini del suddetto parco, in via di definizione.
Ecco una scansione:
































...senonché io, vicinissimo a quella zona ci ho abitato per una quindicina d'anni e nell'osservare la foto notavo che c'era qualcosa che proprio non mi tornava... e poi TA-DAAA! E' saltato all'occhio!!!
L'aeroporto dove stracazzo è?!?!
Che tristezza, hanno ritoccato la foto!!! Mettendo degli ameni campi, al posto del Gino Allegri! MADDAIIIII!
Ma credevate che non se ne sarebbe accorto nessuno?!?
Specie perchè basta andare su un qualsiasi google maps o microsoft live earth per sbugiardarvi!!
Ecco la stessa zona presa da microsoft live earth:


















dove magicamente appare la pista di atterraggio e tutto...

Ma daiii. MA DA-IIIII!
Posso capire che sia una "zona sensibile" (è pur sempre un aeroporto militare) e magari vi sia stato chiesto di nasconderla in qualche modo, ma cazzo, mettete piuttosto un taccone grigio con la scritta "aeroporto militare" o qualcosa di simile! Non fateci credere che ci siano campi a maggese, soia e dragoncello!
Anche perchè lo sappiamo BENISSIMO che c'è l'aeroporto, lì... no ghe vòe molto!!!
...o forse lo fate perchè si abbia l'illusione di un parco tranquillo con gli uccellini che cinguettano, senza gli elicotteri che atterrano a poca distanza?
Eh ma prima o poi li si nota, eh...!
Vabè, vabè, il succo è che se le istituzioni vogliono fare quelle che "hanno un rapporto diretto e aperto coi cittadini" e poi mi cascano su ste robe da regime sovietico... siamo messi maluccio, eh!

giovedì 12 luglio 2007

...eeeh quando ci vuole, ci vuole!

Dopo aver letto l'articolo sull'abbandono del palco di Umbria Jazz da parte di Keith Jarrett, per via di un flash fatto scattare da uno spettatore (con successivi insulti alla città tutta), e dopo aver letto, nello stesso articolo, succulenti dettagli tipo (cito testualmente) "Al ristorante in cui ha cenato prima del concerto ha fatto svuotare la sala, e ha chiesto di essere servito da un cameriere che avesse smesso di fumare da almeno tre mesi, e all'uscita si è lamentato per essere stato fotografato per strada da alcuni giovani che lo avevano riconosciuto."... ee bè... sarà anche un genio ma me vien da dire:

...'a chit giarret... MAVVAAAFANCULOVAH!!!

(e i 'o ga anca pagà sènto-mìe neuri... ben signore...)